11.15.2004

 

1.200 morti intelligenti.

Buon inizio settimana a tutti. E non potrà che essere così dopo le ultime due trascorse.
La guerra finamente riprende le sue caratteristiche intelligenti e riesce a sterminare 1.200 persone senza nemmeno un effetto collaterale. 1.200 morti, 1.200 terroristi o, quando si vuol essere più magnanimi, 1.200 ribelli. E sappiamo che le parole sono importanti.
Insomma il dopo Bush è iniziato con un Bush sempre più vicino a Dio e sempre più buono; nella sua prima dichiarazione aveva promesso più democrazia per tutti, e a noi non resta che sperare che almeno in questo somigli al nanetto pelato di Arcore, colui che non mantiene le promesse, o saranno guai.
Oggi in piazza la ritrovata unione sindacale, cobas compresi, per uno sciopero generale delle scuole che protestano contro il peggioramento morattiano e contro i tagli imminenti, figli della finanziaria creativa del ministro siniscalco. Peccato che insieme a tutto il resto, anche lo sciopero abbia perso di significato. Erano altri tempi quelli in cui i sindacati avevano peso e spessore nella vita italiana. Oggi il governo si limita a prenderne atto ed infischiarsene altamente, certi anche del fatto che comunque noi siamo italiani, tristemente felici di nulla, ormai piegati dall’immobilismo di una sinistra senza mordente che ancora non ha diagnosticato il suo male e che quindi non cerca una cura.
Settimana cruciale anche per il governo, che con fatica lavora al miglioramento della nostra esistenza. Così dopo aver approvato un decreto che sancisce la denominazione di *acconciatore* e cancella l’arcaica *barbiere*, passerà alla legiferazione in materia di libertà di spot. Finalmente, oserei dire, se ne sentiva il bisogno. Il nano di Arcore, il proprietario delle TV di stato e private lamenta la castrante proibizione di propaganda. Insomma, non serve tanta ricercatezza di termini.
Stop alla par condicio, via al mercato dello spot e del cartellone. Basterà pagare per poterci martellare con esplicita pubblicità. Non ci sarà più bisogno di nascondersi dietro il vecchio rincoglionito che parla con Gianni di centri commerciali e profumi della vita, e nemmeno sarà necessario far firmare lo spot ad un ministero, come ai tempi della vecchia che finalmente riesce a fare la spesa dentro un supermercato, senza dover nascondere nulla sotto la giacca... Basterà pagare, e si intuisce quanto questo sia democratico in un paese in cui il leader di una formazione politica (Politica?), presidente del consiglio (?) è allo stesso tempo padrone dei media.
A proposito di questo, mi unisco alla proposta di boicotaggio del TG5. Non guardatelo. Sarà un bel modo di far passare un’altra settimana.
Rita Pani (APOLIDE)

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