8.23.2004

 

Usi impropri di terrorismi.

Ho visto il TG 2. Una piaga purulenta.
Notizia d’apertura sul vecchio terrorista sparito da Parigi; seconda notizia sulla nuova terrorista pentita; la terza sulla signora di mezza età, descritta commossa, ex terrorista ravveduta, gradita ospite del meeting ciellino di Rimini; per la cronaca Francesca Mambro, terrorista nera co-autrice della strage alla stazione di Bologna.
Solo dopo, le notizie della democrazia Irachena, dei carri armati che sparano contro la Moschea di Ali, e della liberazione del documentarista americano, cacciato d’urgenza dall’Iraq per aver ventilato l’ipotesi che i *nostri ragazzi* hanno sparato su un' ambulanza provocando la morte di 4 persone, tra le quali una donna incinta.
Sì, si potrebbe dire che il tg2 abbia dato quattro notizie sul terrorismo in apertura, ma noi sappiamo che non è stato così.
Questa mattina come mio solito sono andata a leggere L’Unione Sarda on-line. C’era del terrore terroristicamente usato impropriamente anche là. Il ministro pisanu, l’incapace che ancora non si è dimesso, senza alcuna vergogna, ha dichiarato che gli incendi della Gallura sono operazioni terroristiche, in quanto gli anarco/insurrezionalisti/comunisti&/o/combattenti, avevano avvisato: “Scatenereno l’inferno”. Notoriamente Satana saltella sulle fiamme in compagnia di tutte le anime perse, e questa visione biblica deve aver confuso le poche ed annebbiate idee del ministro piduista.
Sono sarda, da generazioni, doc, persino un po’ pelosa; non ci sono stata.
Ho deciso quindi di scrivere un commento alla notizia, firmando come mio solito con nome e cognome, ma in questo paese esportatore di democrazia, sono stata censurata.

E’ da tempo immemorabile che la Sardegna brucia, è da tempo immemorabile che provo dolore percorrendo quelle strade martoriate che trasportano dal paradiso terrestre al panorama lunare, desolante. Le cause sono sempre state molteplici, dall’autocombustione alimentata dai forti venti di levante o maestrale, ai contributi per la conversione a pascolo dei territori; dall’abbassamento dei prezzi del grano che inducevano il contadino ad incendiare il raccolto anzichè mietrlo per lucrare sull’assicurazione al piromane deficiente, per arrivare ancora alle lotte per confini e territori.
Sentire parlare un ministro, per giunta sardo, di fuoco terrorista, proprio un giorno in cui a S.Antioco, nel profondo sud, a riparo di bandane e beautycase esplosivi, la gente (quella povera e normale) è dovuta fuggire dalle proprie case è triste, squallido e vomitevole.
Il problema in Sardegna è la totale mancanza di mezzi e uomini. La protezione civile dipende da Roma, e l’unico canadair di stanza in Sardegna si solleva in volo in media dopo 40 minuti dall’allarme, dopo aver ricevuto il permesso dalla direzione di Roma.
L’antincendio è per la maggior parte curata dai volontari o operai in mobilità mal pagati dai comuni. La protezione civile in Sardegna viaggia su mezzi inadeguati, vecchie macchine riciclate negli sfasci, a bordo quando sono fortunati, hanno una tanica da 150 litri d’acqua.
Quando il canadair volteggia sulle teste dei ricchi vacanzieri a Sant’Antioco *fanno* con i secchi e le frasce, coadiuvati dai Pompieri che sono sempre sotto organico.
Sono sicura che queste cose il ministro piduista le sappia, per questo nel mio commento censurato sull’Unione Sarda, chiedevo cortesemente che si vergognasse.
Rita Pani (APOLIDE)

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