8.27.2004

 

L'ottimismo...Il profumo della vita.

Caro Gianni,
è molto che volevo scriverti, davvero tanto tempo. Ma poi, mi sono detto, è anche vero che tu avrai mille altri problemi. E così ho rimandato. Giorno dopo giorno, fino ad oggi. Oggi, però, non ce la faccio proprio e mi sento in dovere di sollecitare la tua attenzione su una questione che sta affliggendo gran parte del Paese e che forse solo tu sei in grado di risolvere. O, quantomeno, tamponare.
Gianni! Diglielo a quel vecchio rincoglionito che c'è qualcosa che non va! Diglielo che sei costretto a tenertelo in casa perché con la sua pensione potrebbe sì e no permettersi l'abbonamento dell'autobus fino al centro
commerciale!
E diglielo, Gianni, che lo lasci al centro commerciale solo perché almeno non ti gira in mutande dentro casa lamentandosi del caldo e che tua moglie e la bambina si spaventano e ti hanno già minacciato di sbatterti fuori e di chiederti gli alimenti!
Gianni! Diglielo che quei venti cuccioli che gli hai regalato, un giorno saranno ferocissimi, sanguinari rottweiler. Anche quelli che hai abilmente mascherato da gatti.
Diglielo, Gianni, che quei giovani che vede sotto casa tua non arriveranno mai a cento anni di età: sono tossici e sieropositivi. Si bucano all'idea che dovranno lavorare almeno ottanta anni in maniera precaria prima di avere il permesso di crepare in miseria e stanno là perché aspettano che il vecchio passi con la pensione per scipparlo.
Gianni! Diglielo tu, per favore, che ci sono delle guerre nel mondo a cui il nostro paese partecipa attivamente.
E... Gianni! La prossima volta che ti dice che l'ottimismo è il profumo della vita, diglielo che vivete a Porto Marghera e che al massimo può sentire la puzza della morte, Gianni!!!
Ah, Gianni, un'ultima cosa: fanculo te e tuo nonno!
dirtyboots

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