8.30.2004

 

La cerimonia

Non hanno capito niente di quel che stava accadendo. Assicuravano che si sarebbe fatto tutto il possibile per salvare Baldoni - e vorrei vedere - e non hanno neppure capito che non c'erano margini di trattativa, con quelli, se non si lasciavano loro margini di manovra: così Baldoni era già condannato il giorno stesso in cui il governo annunciava -con stolida iattanza - che non avrebbe mai ceduto al ricatto!
Il capo del governo non è certo nuovo a dichiarazioni tranchant che compromettono la posizione del nostro paese e inceppano processi di mediazione in atto (come per esempio a Nassiria): tanto grande è la sua brama di mandarsi in scena come illuminato statista nonché leader decisionista!
E mentre si avvicendano ai megafoni mediatici le indignate invettive sue e quelle dei politicanti che razzolano a corte - condite di alti lai e commosse ricordanze - come non scorgere in quel cerimoniale i gesti furtivi degli inetti che te la danno a bere mentre se la squagliano?
E come non ricordare anche l'articolo dell'amico direttore che - per menar vanto di cantare fuori dal coro - leva ragli pieni di malumori populisti?
Un "pirlacchiotto" quel Baldoni, borbottava il gran conoscitore d'uomini, uomo di mondo - lui - che forse ha persino fatto il militare a Cuneo.
Calcante

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