4.02.2004

 

L'ALIENATO

Seduto in poltrona pigiando a casaccio i tasti del telecomando, il telespettatore avverte una voce stridula. Da Alieno. Lui è Mario Giordano, il bambino prodigio diventato direttore di Studio Aperto. Quanti anni ha? Quattordici, venticinque, trentatré. Mah. Di sicuro si è montato la testa e ha deciso di presentare anche un talk show. «Roba alla Mixer», aveva detto Giordano. Alla prova del video non ci somiglia per niente. L'altra sera l'Alieno ha intervistato il presidente del Consiglio. Il padrone di Mediaset di fronte alle telecamere Mediaset. Un classico.
L'approfondimento di Studio Aperto condotto da Mario Giordano non approfondisce un granché. Berlusconi si siede sulla poltrona del suo Marzullo personale, sorride e si aggiusta il doppiopetto. L'Alieno perde la parola, il premier ne approfitta e parla anche per l'omino verde. Presto si arriva al monologo. Giordano se ne rende conto e cerca di correre ai ripari.
L'ex grillo parlante interviene per rivelare che altri - non lui, lui non c'entra - hanno criticato le ultime esternazioni dell'illustre ospite. Il presidente del Consiglio non gli lascia neppure finire di formulare la domanda. «L'opposizione con cui abbiamo a che fare aspetta soltanto che il governo dica sì per dire no, che dica bianco per dire nero». E meno tasse
per tutti. L'Alienato ci crede. Giordano pure. Ma meglio insistere, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che il conduttore-dipendente sia di parte. Dalla parte dell'editore, che è anche il premier e mille altre cose ancora. «E' possibile un dialogo con la sinistra sulle grandi opere?».
Pronta la risposta: «Io ho perso la speranza». Subito dopo arriva Floriana del Grande fratello dall'Alienato. La tv italiana di oggi è così, prendere o lasciare.

Il debutto del piccolo grande uomo Mediaset in tv arriva nel 1997 con la trasmissione Pinocchio, condotta da Gad Lerner. Giordano veste i panni del Grillo parlante. Un'interpretazione esilarante. Una breve comparsata e già mezza Italia si identifica nel burattino di Collodi che schiaccia il fastidioso insetto. Se l'intento era quello, l'obiettivo è stato centrato.
Dopo aver condotto su Raitre dalle venti alle venti, Giordano torna a lavorare con Gad Lerner per la seconda edizione di Pinocchio. Questa volta veste i panni del ciclista rompiscatole, il giornalista armato di bicicletta che presenta cifre e scandali sui temi caldi di attualità. Chissà perché gli tocca ricoprire sempre ruoli del genere al trillante Mario Giordano. Uno che farà carriera.

Effe Enne

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