3.06.2004

 

Sylvicon Valley

Grande scalpore aveva destato la decisione del Forzapresidente di tutti i presidenti di assentarsi dalla vita pubblica per sottoporsi ad un trattamento di lifting. O, almeno, così tutti avevano ritenuto. In realtà era stato poi evidente che egli si era dotato di poteri straordinari. Ad esempio, era stato messo in grado di far assumere ai lineamenti del suo viso la morfologia adatta ad ogni circostanza. Gli era sufficiente plasmare con opportuna manipolazione il silicone che ormai costituiva il 99,999% del suo corpo. Il resto era materiale di risulta (truciolato di silicone) che la medicina si ostinava a definire "sistema nervoso centrale" o, nei casi più audaci, "cervello" mentre era ormai chiaro che il Forzapresidente di tutti i presidenti utilizzava tale materiale in guisa di capigliatura vantandosi, in qualità di Forzapresidente del Forzamilan, delle doppie punte. Purtroppo l'intervento non era riuscito alla perfezione, manifestando improvvisi quanto indesiderati effetti collaterali. La prima dimostrazione tangibile si ebbe non appena riapparve in pubblico presenziando alla celebrazione del decennale della fondazione del suo Forzapartito. Si era presentato esibendo la famosa faccia da culo sorridente di grande leader di coalizione e raccontando una barzelletta; poi, forse a causa dell'intenso caldo generato dai riflettori, il silicone pian piano modificò la sua forma originaria trasformandosi in faccia da culo truffaldina e, quella che doveva essere una festa, si era ben presto trasformata in una riunione di affiliati ad una società di vendita a struttura piramidale. A quel punto l'intero staff di marketing del Forzapresidente di tutti i presidenti fu costretto a correre ai ripari rispolverando dal cerone l'obsoleto cappuccio di una nota loggia massonica segreta. “Alla faccia del segreto!” pensò il Forzapresidente di tutti i presidenti, ma poi si convinse che al momento era della propria faccia che ci si doveva occupare perciò soprassedette e raccontò una barzelletta. Si tentò di trovare una soluzione appropriata e come prima ipotesi si cercò di rintracciare i più abili idraulici ma, come al solito, fu impossibile reperirne anche solo uno. Vennero allora ascoltati i migliori chirurghi plastici del pianeta, si consultarono i visagisti più famosi, furono interpellati Othelma, Biscardi e Platinette. Alla fine si convenne di adottare un provvedimento drastico: una settimana di vacanza solitaria nell'atollo di Moruroa che, grazie all'elevato grado di radiazioni, avrebbe ristabilito l'equilibrio fisiologico del Forzapresidente di tutti i presidenti. Anche Chernobyl sarebbe stata meta ideale per una buona cura, ma non era stagione e gli alberghi erano chiusi. Dopo qualche tempo, lo rividero aggirarsi a Palazzo Forzachigi mentre raccontava una barzelletta. Il che destò una certa sorpresa in quanto non erano previste udienze in tribunale che vedessero il Forzapresidente di tutti i presidenti tra gli imputati. Nell’occasione, egli aveva assunto i connotati della faccia da culo che passa di lì per caso. Avendo notato un gruppo di giornalisti che lo stata indicando, certo che gli avrebbero rivolto domande in qualità di esperto di tattica calcistica, si avviò verso di loro modificando il volto in faccia da culo di allenatore mai esonerato in carriera. Le domande vertevano invece sulla crisi che stava attraversando la compagnia aerea di bandiera di cui il governo aveva promesso di farsi carico. Dopo un primo attimo di smarrimento evidenziato anche dal cerone sbiancato, raccontò una barzelletta e con rapida manipolazione, invisibile ad occhi non smaliziati, ecco che si era palesato con la faccia da culo di primo ministro che ha una soluzione per tutti i suoi problemi. O meglio, credeva di apparire così, mentre la concitazione del momento gli aveva fatto commettere un lieve errore nel rimaneggiamento ed egli in realtà ostentava le sembianze della faccia da culo di primo ministro perseguitato da personaggi mentalmente disturbati e andava lamentando che "... purtroppo, in questo Paese è difficile fare le cose. Ovvero, nella fattispecie, l'ipotesi di ridurre di 1500 unità il personale ha scatenato le proteste della categoria nella quale, come è ormai noto a tutti, è fortemente attiva una percentuale consistente di sovversivi di matrice stalinista alleata con la restante percentuale di sobillatori della corrente maoista. Addirittura sembra che ce ne sia qualcuno iscritto alla CGIL (Centrale Globale Insurrezionalista Leninista)!”
Improvvisamente, in un crescendo fregoliano, ecco che i suoi lineamenti si vennero a modificare con rapidità sorprendente fino a svelarsi con la faccia da culo di ministro all'economia con particolari alti incarichi in materia di finanza creativa ad interim e proporre di cambiare nome alla compagnia aerea in ForzAlitalia. E poi, in rigoroso ordine di apparizione: faccia da culo di dittatore fantoccio con la quale dichiarava che avrebbe deciso lui i partecipanti alle imminenti consultazioni elettorali; faccia da culo di presidente della Forzalat, in veste della quale affermava che è un diritto sacrosanto evadere il fisco; faccia da culo di contumace che specificava che è un dovere sacrosanto evadere; faccia da culo di plurilampadato direttore del tiggìquattrino che illustrava come, qualora Retequattrino fosse andata sul satellite, si sarebbero persi mille posti di lavoro affossando l’economia di Leccate, paesino della laboriosa Forzabrianza che ospitava gli studi televisivi di quel network; faccia incredibilmente normale da impiegato aeroportuale che obiettava: "Come? 1000 dipendenti di Retequattrino non è giusto e 1500 della ForzAlitalia invece sì?"; faccia da culo di grande comunicatore mediatico che rispondeva: "Comunista! Comunista! Comunista!"; "Cazzo c'entra?" chiedeva di rimando la faccia incredibilmente normale dell'impiegato di prima; faccia da culo da inquisito per il lodo Forzasme/Forzamondadori: "Qualcuno prenda le generalità di quest'uomo: lo voglio denunciare!"; faccia da culo da presidente di commisione parlamentare d’inchiesta: “E’ di certo un anarcorivoluzionarindipendenfancazzista peninsualpinisolano, nè di centrodestra, nè di centrosinistra, nè di centrosopra e nè, tantomeno, di centrosotto!”
Avendo compreso che la situazione stava irrimediabilmente sfuggendogli dalle mani siliconate, elaborò all’istante una ritirata strategica, raccontò una barzelletta e si andò a nascondere nel suo rifugio d'emergenza che già altre volte in passato gli aveva dato riparo: il gabinetto dei ministri che, per una sua errata concezione, corrispondeva alla stanza da bagno. Si chiuse dentro e si guardò allo specchio. Si commiserò per ciò che vide riflesso: “Dio mio... anzi, Io mio (ché mi sono sono fatto da solo)... guarda quei comunisti come mi hanno ridotto...” quindi si abbandonò affranto sul water e non riuscì a trattenere le lacrime che però, essendo anch'esse di silicone, lo incollarono alla tazza. Si raccontò una barzelletta, poi il silicone che lo componeva cedette definitivamente rendendolo una massa informe e nauseabonda.
Intanto, fuori dalla stanza da bagno, qualcuno aveva chiamato un inserviente che bussò con sempre maggiore insistenza e allarme. Non ottenendo risposta, dopo una rapida occhiata interrogativa e sollecitanti cenni di assenso degli altri astanti, decise di aprire la porta con la chiave di servizio. Chiamò due o tre volte mentre avanzava con circospezione e crescente senso d'inquietudine amplificato dall’assenza di risposta e dall’odore mefitico. Dopo aver scrupolosamente perlustrato la toilette, giunse alla conclusione che lì non ci fosse più nessuno ma capì il motivo dell’effluvio mortifero e si affrettò a scaricare l’acqua nel wc. Riferì la cosa a quelli che erano rimasti prudentemente e ansiosamente fuori, in attesa, e aggiunse con tono minaccioso: "... ma se trovo quell’animale che ha cagato quella schifezza senza tirare lo sciacquone e senza neppure aprire la finestra... ma che vi danno giù a mensa?"
dirtyboots

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