3.06.2004

 

IMPROBABILE

Dicono che non sia il momento giusto per tacere, dicono che non sia opportuno, dicono che c’è bisogno di dire; forse è vero, infatti io ci provo, ma il compito è sempre più arduo. Prima di dire qualcosa penso si debba averla bene chiara in mente e io confesso umilmente di non avere proprio nulla di chiaro in testa, ultimamente. Non è sconcerto e nemmeno resa è solo incredulità.
Volevano farmi credere che Ballarò fosse rimasto unico baluardo informativo del nostro tempo, poi scopro che per avere in studio l’improbabile ministra della pubblica istruzione (ma forse è stato riformato il nome di quel ministero) la redazione abbia dovuto cedere al ricatto… “Niente studenti in studio…” Probabilmente quando inviteranno sirchia, si dovranno astenere dal far parlare i medici, in una nuova ottica di riforma dell’informazione che passa sempre meno in TV e sui giornali, e si fa nicchia in qualche piccolo mondo web, scovato dalla nuova razza di esploratori-navigatori.
Ecco perché, ora mi è venuto in mente… Ecco perché è difficile dire, perché tutto è improbabile, oggi.
Evito la litania di quanto sia improbabile un nano di plastica, mafioso e criminale, seduto sulla poltrona della Presidenza del consiglio, ma certo è che un improbabile presidente doveva essere circondato da improbabili ministri. Lo so! Basterebbe bossi per citarli tutti ma non è così semplice, si correrrebbe il rischio di semplificare una realtà drammatica che versa al catastrofico.
Ho appena letto, per esempio che un improbabile ministro alle telecomunicazioni ( oddio, spero si chiami ancora così il ministero) ha dichiarato che “Niente grazia a Priebke? E allora nemmeno a Sofri!” Spero si sia astenuto dal concludere con la locuzione … E così impari! … Che tanta forza avrebbe dato all’idiota sparata dell’idiota ministro.
Anche urbani è un ministro, spero di non sbagliare la citazione, dei beni culturali…Della cultura. Un ministero in disuso, credo che in una eventuale prossima legislatura verrà abolito per mancanza di utilizzo. L’imbecille ministro alla cultura ha deciso che andremo in galera se ci scambieremo MP3. Non è grave, dal momento che grazie ad un altro cretino potremo finire in carcere anche se ci dovessimo fare una canna, ma certo resta un po’ indigeribile. Improbabile.
Come improbabile è l’ISTAT (rubo una battuta) che non si riesce a capire dove accidenti vada a fare la spesa, ed improbabile è tutto quello che ci circonda. Compresi noi.
Mi viene male scrivere perché da qualche tempo ho più possibilità di ascoltare la gente, e più ascolto la gente più mi sovviene il dubbio di essere anche io improbabile con il mio “continuare a pensare” col mio perseverare “a voler fare qualcosa”. Ma della gente scriverò un’altra volta, forse.
Volessimo scrivere delle cose importanti del Paese, seguendo i temi riportati dalle TV dovremo soffermarci a parlare di San Remo e del grande fratello, oltre che del maltempo che perversa nonostante stia bussando alle porte la primavera, e a me sinceramente, viene davvero male.
RITA PANI (APOLIDE)

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