3.07.2004

 

Chi ha vinto?

Chissà se masini ha davvero meritato di vincere il festival di San Remo; l’ho sentito ragliare qualcosa nel telegiornale dell’una, il TG5, che ha dedicato ben sei minuti di tempo, dopo i cinque elargiti all’altro trionfo semi italiano della Ferrari in Australia. Non so. Non ho seguito questo spaccato della cultura italiana e nemmeno tenendo accesa la TV tutto oggi sono riuscita a capire. Sono tante le domande che si stanno ponendo su ogni canale, a proposito dell’evento, ma ancora nulla è chiaro. Nemmeno se sia stato o no un trionfo, una catastrofe oppure no.
Certo sarebbe importante saperlo; in effetti sarebbe stato importante per me sapere anche la situazione dei treni di oggi, perché quasi per caso l’altro giorno ho sentito dire che ci sarebbe stato lo sciopero dei ferrovieri. Ho avuto culo! Il TG5 ha dedicato altri 5 minuti dello spazio notizie alla situazione meteorologica e il solerte cronista è riuscito ad infilarci nel mezzo, tra una spruzzata di neve, un vento forte e tanta pioggia, anche l’impercettibile disagio di uno sciopero silenziosamente accantonato.
Fortuna che ieri al festival a sorpresa e a titolo gratuito (non ci credo nemmeno se lo vedo!) celentano, uomo della cultura italiana ha suscitato un vespaio con le sue dure dichiarazioni… Amo i carabinieri ma non c’entrava mandare i giornalisti in occasione del festival… Tutti i giornali on line ne riportano la dura dichiarazione.
Ci vuole coraggio in questa epoca per fare certe dichiarazioni senza temere epurazioni. Certo che se non avesse avuto i testicoli rinsecchiti forse avrebbe potuto anche dire che proprio quei soldati in Afghanistan e in Iraq non dovevano proprio esserci, e magari se avesse studiato qualcosa avrebbe potuto anche parlare di come facciano le forze di pace a stare alleati con i democratici americani che hanno tra i loro terroristi prigionieri un bambino di 11 anni… Ma sarebbe stato troppo, davvero troppo banale come discorso mentre ci si accanisce sulle stime dell’auditel e il reggiseno della ventura che spuntava da dietro il vestito. Anche per questo ci vuole coraggio. Questa mattina il reggiseno è stato motivo di conversazione per teste pensanti in quella trasmissione di informazione della domenica su Rai 1. Fortuna che la polemica non è stata amara. Si è concluso che la ventura può permettersi il reggiseno sotto un vestito scollato nel dietro, persino le mutande in testa se hanno scritto sull’elastico dolce e gabbana.
Sì, ci vuole coraggio oggi per affermare delle opinioni, e per farlo si devono creare degli eventi, al punto che costanzo per contrastare vespa ha dovuto segnare sull’angolo del teleschermo… Alto contenuto.
Come il bugiardino di certi farmaci, mi sono detta, quelli che hanno tra gli effetti collaterali persino la morte. Si ha bisogno di avvisare il telespettatore di quello che sta per vedere. Bollino rosso, bollino giallo e bollino verde. Attenzione! Trasmissione ad alto contenuto…Meglio essere o avere?
Mi spiace un po’ di non aver avuto abbastanza maalox per stare a sentire, sono certa che avrei ancora potuto imparare molto dall’opinione della gggente e dell’esperto. Sì non ne sono sicura ma immagino che almeno morelli ci fosse, se non altro per contrastare ancora meglio vespa che, a San Remo ci ha portato crepet.
E poi ci sarebbe anche Marte. Bisognerebbe parlarne perché sono quelle cose, quei fatti che noi abbiamo la fortuna di vivere quasi in diretta. Vi rendete conto? Su Marte c’è stata l’acqua. Ne sono quasi certi. Chissà cosa sarebbe accaduto sulla terra se avessero speso i soldi che hanno speso per mandare due robottini su Marte, per riassestare tutto il sistema idrico presente e per crearne laddove non c’è. Troppo banale eh?
Lo so, ma io notoriamente il reggiseno manco lo uso. Cosa pretendete da me?
RITA PANI (APOLIDE)

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