3.28.2004

 

27 marzo: accuse da Oslo

"L'Italia censura Citizen Berlusconi"

fonte: Virgilio
Dalla Norvegia un'accusa di censura contro l'ambasciata italiana a Oslo: i nostri diplomatici avrebbero fatto pressioni sugli organizzatori dell'European Documentary Festival per far ritirare il documentario Citizen Berlusconi dalla programmazione della manifestazione cinefila, chiedendo che la motivazione ufficiale parlasse di "problemi tecnici".
La notizia, ripresa dalla tv norvegese NRK, è confermata anche dai produttori italiani della pellicola. Stefano Tealdi della Stefilm di Torino ha così ricostruito la vicenda: "Siamo stati informati da Jan Langlo del Norwegian Film Insitute che dopo la conferenza stampa di presentazione del festival gli organizzatori sono stati invitati dalla nostra ambasciata a escludere Citizen Berlusconi dalla scaletta. Inoltre agli esterrefatti norvegesi è stato anche chiesto di non rendere pubblica questa richiesta ma di addurre motivazioni tecniche per l'improvviso cambio di programma. L'Nfi ha cambiato la scaletta ma ha deciso di rendere nota la pressione italiana".
Il documentario, diretto da Susan Gray e trasmesso anche dalla tv pubblica americana Pbs, affronta la spinosa questione del rapporto tra il presidente del Consiglio italiano e i media e avrebbe dovuto essere proiettato lunedì 29 marzo.
Stefano Eco, co-produttore dell'edizione italiana di Citizen Berlusconi, ha dichiarato che "le ambasciate e gli istituti di cultura stranieri figurano tra gli sponsor del festival ma non hanno voce in capitolo sulla selezione delle opere. Normalmente gli organizzatori contraccambiano scegliendo un documentario per ogni Paese". Nel caso di Citizen Berlusconi invece la nostra rappresentanza diplomatica avrebbe avanzato una richiesta di senso contrario, escludendo così dalla manifestazione l'unico concorrente italiano.
Al momento né l'ambasciata italiana di Oslo né la Farnesina, ripetutamente contattati, hanno rilasciato dichiarazioni sull'argomento.
(leonardo merlini)

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