1.31.2004

 

Sregolatezze del 31/01/2004

Antonio Di Pietro si è sempre considerato - ed è anche considerato, si deve dire, e perciò temuto o sopravvalutato - una risorsa per il centro-sinistra. Lo ha sempre detto e vantato: sono l'unico dell'Ulivo che può rubare i voti moderati che vagolano nell'area dell'indecisione di massa compresa fra centro-sinistra e centro-destra. Ora si è accoppiato con l'ex pci-pds-ds Achille Occhetto per presentarsi alle elezioni con una lista che, programmaticamente, si pone l'obiettivo di raccogliere, non disperdere e non far perdere ai prodiani i voti che si presume vagolerebbero fra il Triciclo (con la ruota di scorta repubblicana) e Rifondazione Comunista, raggiungendo complessivamente un consenso fra il 5 e addirittura il 13% dei voti. Delle due l'una: o ha ragione l'astuto Di Pietro, e quindi la nuova lista riuscirà ad aggiungere ai voti moderati quelli dei girotondini, o ha torto Occhetto, e quindi la nuova lista non prenderà i voti "a sinistra" perché c'è Di
Pietro riuscendo a perdere anche i voti "dipietristi" perché ci sono Occhetto e i girotondini.

DON PANCRAZIO

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