12.21.2003

 

CONFERENZA STAMPA DEL TIRANNO.....

Mentre Cirio e Parmalat saltano per aria come castagnole danneggiando migliaia di risparmiatori, mentre Alitalia è sull'orlo della crisi, mentre i trasporti sono nel caos per i tagli dissennati del vil Tremonti agli Enti locali, mentre a Roma si urla per i taglia dei fondi per Roma Capitale, mentre il bastardo sta per firmarsi un decreto che salva una delle sua ziende che trasmette abusivamente da ben 4 anni, anche per la colpevole benevolenza di D'alema, dipinge un quadro di trionfi.
L'imbonitore spaccia per un trionfo il suo fallimento totale in Europa, il dileggio a cui ha sottoposto l'Italia con le sua bettute becere , le sue vecchie barzellette inopportune, i suoi atteggiamenti da miserabile parvenu della plitica, i suoi abbracci al genocida Putin che dovrebbe essere sottoposto a processo proprio come Saddam, il tiranno spaccia per un successo anche quei 19 morti in Iraq, i bimbi che faranno il Natale senza il loro papà, le madrisenza più i figli, le mogli senza più i mariti e tutto per una grattatina sulla cotica da parte di Bushemo!
Questo povero Paese rovinato dalla gang al potere che ha fatto leggi per non andare in galera, che si è grantita l'impunità e cerca di ottenere il monopolio assoluto dell'informazione, si trova nell'avvilente spettacolo di giornalisti che fanno domande addomesticate e a risposte ributtanti (vedi quella data alla giornalista dell'Unità).
Il regime galoppa nella paura dei giornalisti, nel loro chiedere in ginocchio. NESSUNO ha chiesto al bastardo se non si vergogan di tenere ancora la Mondadori , oggi che "sa" che l'ha ottenuta tramite una corruzione gigantsca di magistrati da parte del suo avvocato sicario Previti, NESSUNO che gli faccia il mazzo di domande che vengono poste sui giornali dell'intero pianeta, ma non qui.
Occhio alla prossima campagna elettorale: il tiranno vuole cancellare la par condicio per avere le mani libere con tutte le TV. L'opposizione se vorrà farsi sentire DOVRA' PAGARE IL PREMIER, cosa allucinante, da rivoluzione.



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