11.19.2003

 

TUTTI CONTRO TUTTI ...

Tutti contro tutti, tutti uniti nell’unico intento di non farci capire una mazza. Mi si passi il termine, ma sono davvero stufa del continuo attacco alla mia, alla nostra intelligenza. Mussulmani contro cattolici, cattolici contro lo stato, lo stato contro i cattolici, i cattolici contro i cattolici, i mussulmani come i cattolici, i cattolici come i mussulmani.
La sinistra con la destra, distinguendosi ed unendosi contro il terrorismo, contro tutti i terroristi, bianchi, rossi, neri, verdi, gialli, la destra contro la sinistra, la sinistra contro la destra, la destra contro la destra e la sinistra contro la sinistra.
L’unica illogica logica che pare resistere al tempo e alle intemperie è il diktat di questo governo:
Facciamo un po’ come cazzo ci pare!” (Come prima, mi si ripassi la scurrilità) E’ che davvero sono stufa.
Si parla di terrorismo e si nega l’evidente differenza dalla guerriglia, ci si trova costretti a seppellire morti che per cattiva coscienza e solo per cattiva coscienza si chiamano eroi, mentre somigliano solo e soltanto a vittime inviate ad un inutile sacrificio. C’è un ministro, Martino, che parla dei servizi segreti come di un servizio “meteorologico inaffidabile”, e parla di “divulgazione di notizie riservate” perché qualcuno osa dire qualcosa di scontato, e cioè che in Iraq c’era pericolo o peggio perchè lui stesso ne era stato informato, ma si sa i Bernacca non ci prendono mai.
Il genitore di uno dei morti parla di scandalo subito dopo i funerali forse dimenticando che, in questo frangente il figlio morto non era suo, ma come ci hanno ribadito per tre giorni di seguito, il morto eroe era nostro, il genitore ha insistito per poter stare accanto a suo figlio morto, proprietà indebita dei pupazzi governativi, vestiti e truccati a lutto.
C’è un altro ministro, pisanu, che deve assolutamente dimostrare di essere un ministro ed espelle l’Imam di Torino, arbitrariamente, perché la caccia all’Islamico è un altro tributo che si deve pagare al padrone americano, e soprattutto, si devono giustificare le 19 bare di 19 eroi-vittime- della guerriglia- che però- è meglio- rinominare (F2) – terrorismo.
C’è sempre pisanu che arbitrariamente distorce la dichiarazione del vescovo di Caserta
[«Fenomeni come il terrorismo non si combattono con le armi. Bisogna fare attenzione a non esaltare il culto dei martiri e degli eroi della patria strumentalizzando la morte di questi nostri giovani per legittimare guerre ingiuste».] perché non è più il momento di dire cose semplicemente giuste, quanto scontate, in un’ottica data non dalla religiosità, ma dal mero buonsenso.
Così altri cattolici, in diretta televisiva su almeno 4 reti nazionali, possono dichiarare che [ non ci fermeremo davanti ai terroristi] e a me torna un rigurgito, la nausea.
Non è un plurale majestatis è sempre e solo l’arroganza di impossessarci non solo della vita, ma anche della morte altrui, perché a non fermarsi davanti al terrorismo, non saremo certo noi, e tanto meno il Cardinale Ruini, che difficilmente andrà in pace o in guerra a sporcarsi le mani del sangue nostro o del sangue altrui… Armiamoci e partite ….
E mentre si seppellivano le vittime della pace… Lo stato italiano, in silenzio riceveva Ariel Sharon, che però ancora non si sa se sia vittima o carnefice, se sia in guerra o stia costruendo la pace, se stia combattendo il terrorismo o sia esso stesso un terrorista.
L’unica cosa certa è che anche lui ringraziava il suo amico berlusconi.
Ognuno ha gli amici che si merita.
RITA PANI (APOLIDE)

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