9.28.2003

 

Era nell'aria...

Ci hanno provato questa estate, a farcela digerire, ma non c'erano riusciti. Adesso sono stati più bravi, e così forse perchè è caduto un albero in Svizzera, mentre un fulmine schiantava in Francia e magari un cane faceva pipì su un traliccio è arrivato il buio con tutto quello che ne consegue, e persino Ciampi l'ologramma on ha esitato a sentenziare. "Servono più centrali!"
Già servono più centrali, servirà più petrolio, serve più energia. Dobbiamo inquinare sempre di più se vogliamo sollevare le tapparelle delle nostre finestre e persino se vogliamo *cliccare* sul bottoncino che apre il portone di casa.
Inutile osservare che il businesse delle energie pulite in Italia è rimasto solo e soltanto un business per qualche signore di qualche multinazionale, inutile parlare persino del catechismo sull'innocente utilizzo di gassificatori e carbone, il meglio ha ancora da venire.
Sono certa che si riprenderà a parlare dell'ultilità di passare al nucleare e l'ipotesi sarà suffragata dal solito... "Guardate al Giappone!"
Il disegno è chiaro e lampante e l'unico auspicio sarebe quello che la finissero una buona volta di prenderci per il culo.
Black-out improvviso nella notte, in seguito ad un fulmine in francia e ad un albero che cade in Svizzera...
A casa mia la corrente elettrica è mancata anche la notte tra venerdì e sabato, mi sono accorta per il dispositivo che più che essere utile da noia, quando appunto nel cuore della notte, spara nella stanza la luce al neon.
Saranno state solo prove tecniche di interruzione?
A me e al mio schifato cinismo è venuto persino da ridere, sentendo l'altoparlante dell'auto inviata dal sindaco ad invitare alla calma e alla disciplina, a chiamare la polizia municipale ... "Per qualunque evenienza".
La mancanza d'elettricità e d'acqua mi ha confermato quanto patetica sia la vita in questa era.
Per carità non è comodo andare al bagno se non puoi scaricare cinque litri d'acqua dentro il water, e nemmeno è comodo non poterne utilizzare un'altra ottantina per farti la doccia.
E la lavatrice? E l'aspirapolvere? E lo stereo? E la TV... O accidenti! E che dire del fatto che ieri notte non abbiamo approfittato per ricaricare la batteria del cellulare?
Quanto siamo patetici.
Anche l'ologramma Ciampi... Ha perduto un occasione.
Non si tratta di correre a fare affari, costruire centrali a biomasse che non funzioneranno mai, non abbassare i costi dei pannelli solari che fanno guadagnare poco nel tempo, e nemmeno di continuare ad importare carbone dai paesi dell'est per far funzionare la vecchia centrale di Portovesme o magari intrallazzare e maneggiare per buttarla giù e costruirne un'altra con il solito spreco tangentizio...
Si tratterebbe solo di un recupero di buon senso.
Mentre stiamo al bagno o mentre godiamo del rumore del rubinetto aperto, basterebbe pensare a chi l'acqua non la ha... E non è solo l'Africa, ma per esempio la Sardegna...
E quando non c'è la corrente, prima di mandare in giro le macchine a farci pensare ad uno stato di guerra, basterebbe pensare che per esempio in Iraq, la corrente non sempre c'è e solo perchè è uno stato al quale hanno fatto una guerra per assicurarsi il petrolio per avere corrente elettrica negli Staes.
Rita Pani ( APOLIDE )

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