3.13.2011

 

Scusate, ma voglio togliermi un motocarro di sassolini dalla scarpa.


E quindi è stato un successo, e fuor di retorica viva l’Italia degli italiani che ha cantato l’inno? E allora io sono Alice nel paese delle meraviglie. Se è stato un successo srotolare 60 metri quadrati di bandiera italiana, allora è proprio vero che ci accontentiamo di pochissimo. Non si può millantare fino a questo punto, e poi pretendere di cambiare le cose.

Un milione di persone in 100 città, è più di un insuccesso, è la prova provata che è sbagliato il metodo, che siamo persi, e che non sappiamo più cos’è una protesta, che assume il suo senso non durante, ma il giorno dopo. Ed è oggi, il giorno in cui tirando le somme, come sempre, salta all’occhio che non è successo proprio nulla, perché l’unica cosa normale in Italia è la sua anomalia.

Io volevo esserci nella piazza a me più vicina, ma ho deciso di non andarci quando ho letto che la manifestazione “era sponsorizzata da …” S p o n s o r i z z a t a ?

A me pare che si sia perso non solo il senso, ma anche il senno. Le manifestazioni si indicono, gli eventi si sponsorizzano. E leggere su uno dei quotidiani che “sponsorizzava”, del grande successo dei cittadini, mi lascia attonita. Ci hanno tolto anche la protesta, ci hanno tolto “le piazze” quelle che un tempo – quando ancora di era vagamente normali – venivano prese in considerazione per spiegare quale fosse il “polso della gente”. E sembra anche questa storia antica.

Abbiamo forse un governo dimissionario? Abbiamo sortito la volontà di tornare alla democrazia, o a ridare il giusto ruolo dignitoso alle nostre istituzioni? Abbiamo lasciato fuori da ogni palazzo di governo un presidio a vigilare sulla nostra democrazia? No. E allora di quale successo narrano le cronache? Di un bell’evento nel quale si sono vendute più bandiere tricolori di una finale di calcio del campionato del mondo?

Al contrario, le cronache narrano del presidente della camera che si dice possibilista verso la “riforma” della giustizia – e si sa bene quale significato si possa attribuire, ormai, al termine riforma. Peggio, il giorno dopo del grande successo, leggiamo senza far nemmeno una piega che scajola non accetterà più di esser tenuto fuori dal comitato d’affari, dato che a verdini, uno che ha rubato assai più di lui verranno concessi nuovi ruoli e nuovi poteri, e quindi creerà un suo mandamento con i suoi affiliati di cosca per avere voce in capitolo durante le riunioni della cupola.

Però sui giornali ci sono tante fotografie, questo sì, è da dire. E ci sono quelle dell’entusiasmo di aver potuto abbracciare il cittadino famoso, che è diventato proprio uguale a noi, perché era là con tutti gli altri, ogni piazza d’Italia il suo, ma cito: “a Roma ce n’erano di più”. (Che culo!)

Mettere le bandiere ai balconi e accendere candeline? È questo che ci è rimasto per sentirci parte di qualcosa da salvare? No, grazie, scusate, preferisco una piantina di primule, di violette del pensiero. Una cascata di petunie, o la mia gatta sul davanzale che gode di un triste raggio di sole. Al posto della candela, ogni tanto accendo un bastoncino d’incenso, e lascio che il profumo mi faccia compagnia. Avrei steso le lenzuola oggi, ma purtroppo piove.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
ah ecco, appunto.
infatti.
che tristezza nell'animo.
che stanchezza.
che palle sta pioggia!
e scendere in piazza? dite che potrebbe servire perchè la smettesse di piovere?
 
piove...governo ladro ???

comunque ottimo post come spesso succede...
 
credo proprio che questo sia (da sempre) adesso piu' di prima,
un paese dove raccontare storie
e combinare qualcosa, sia gia'
un evento, pertanto sonnecchiando, attendiamo l'evento ultimo del
piano di demolizione, intanto, continuiamo a rotolare sempre piu
in fondo, dopo ci attaccheremo al tram! saluti dal vecio.
 
Anche a me la parola sponsorizzare mette rabbia, stanno commercializzando anche su questo, anzi stanno attribuendo un accezione mercantile anche alle manifestazioni, c'entrerà qualcosa il fatto che non è più rappresentata in parlamento una falce con un martello? me lo domando da un po, e dire che non era il massimo neanche allora ma certo ora quando sento: "nessuna bandiera di partito... etc..." ma è davvero una cosa di cui andare orgogliose-i? perché si pensa che siano i partiti il male assoluto senza calcolare che questi sono fatti anche dalla gente comune?
Anche questo tuo post lo condivido pienamente.
Ciao Rita.
 
C’ero ieri in piazza: la piazza piccola che è quella che sempre assegnano per certe manifestazioni. Ma meglio così! perché si era tanto in pochi da non riempire nemmeno metà dello spazio a disposizione E i partecipanti quasi tutti con i capelli bianchi, i vecchi sessantottini ancora sempre presenti, ma chiaramente frustati delusi Commossi alle note di “Bella ciao!” e a sentir nominare i partigiani.
Fomidabili quegl’anni!
Non c’erano giovani, forse nemmeno insegnanti, eppure si manifestava anche per la scuola pubblica, per la cultura, per la civiltà e il futuro che è dei giovani. Mi veniva da piangere e più volte ho dovuto stringere i denti perché vere lacrime non sgorgassero. Non era giusto farsi vedere in quelle condizioni da quella brava gente.
Stancamente si è arrivati alla fine e le ultime parole sono state significative:
RESISTERE!... RESISTERE!... RESISTERE!
Non ci resta veramente altro?
 
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