11.01.2010

 

Dicono che cadrà.

Piove, e se ne scende l’Italia. Piove e si allaga la padania. Non lo diranno che è colpa della mafia o della camorra, come quando si muore giù al sud. Non lo diranno, ma la colpa è della mafia e della camorra, quella loro, quella che ci governa. Quella che ha insegnato ai padani e tutti gli italioti anche al nord, che avere a cuore la tutela dell’ambiente è cosa da comunisti, che battersi per il territorio impedendone lo scempio sia un modo di bloccare l’economia del mattone.

Poteva essere una bella occasione, questo fango vero che copre l’Italia, e persino piangere le morti innocenti, ma c’è da fingere di aver risolto l’emergenza dell’immondizia, in soli tre giorni in men che non si dica. Forse lo farà il fac totum del re, dopo aver detto che non sarebbe poi una disgrazia se il Vesuvio eruttasse. Certo che non lo sarebbe, visti i miracoli che sanno fare, con i danari da spartire, come all’Aquila o Messina. La vita umana è altro, la vita ora è quella che il re, proprio non vuol cambiare, di feste e di troie, di relax. Che persino Dio si riposò il settimo giorno.

Dicono che cadrà. Io non ci credo. Non è questo un governo di alleanze politiche che possono essere fragili quando il pensiero non corrisponde. Questo è un governo di malaffare, dove la delinquenza di uno è retta da quella dell’altro. Ognuno porta in dote il suo interesse privato da far coincidere con quelli del re, che sono tanti. E poi c’è la lega, forse la cosca peggiore, guidata da chi ha saputo costruire davvero un impero privato, facendo credere al popolo che fosse collettivo.

È difficile comprendere l’Italia, persino per noi che abbiamo conosciuto craxi. È come se ad un certo punto le cose fossero sfuggite di mano persino alla cosca mafiosa che occupa il Parlamento. È come se avessero osato ogni giorno di più, aspettando chiusi in una stanza di vedere che effetto faceva. Un po’ di veleno somministrato ogni giorno, fino a rendere l’italiano quasi immune.

Scandalo dopo scandalo, nulla è accaduto se non un po’ di rumore, dopo la prima minorenne, dopo il pene di Topolanek, dopo le figure da paese sottosviluppato che regolarmente, il tizio debosciato, ci faceva fare all’estero. Ma dopo i parlamentari e senatori indagati o imputati per mafia, dopo le ruberie di ministri e sottosegretari, dopo la devastazione del lavoro, della sanità o della scuola, tutto resta rinchiuso nei pochi strilli che ancora qualche giornale – destinato alla chiusura – tenta di fare.

Chissà, forse per comprendere l’Italia basterebbe imparare a guardarla con gli occhi di un italiota. E non è facile.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
brava, articolo ficcante e ben scritto. condivisibile in toto. bello stile!
Brava
Max
 
Peccato che Massa - la mia città - NON sia in Padania (Toscana = Centro Italia), che siamo medaglia d'oro alla resistenza, che siamo una Regione notoriamente (e orgogliosamente!) rossa e che alle ultime elezioni, quando Berlusconi ha vinto OVUNQUE da noi (a Massa) siano andati al ballottaggio PD e Sinistra Arcobaleno. E per la cronaca vinse la sinistra arcobaleno.

Già, davvero peccato che molti italioti non sappiano di cosa stiano parlando.
 
nell'ultimo ventennio la maggior parte degli italiani hanno tirato a lasciar perdere, hanno pensato a "lavorare e tacere" ad aver pazienza a non lamentarsi piu' di tanto e tutto questo ha portato molti da condizioni di tranquillita' e agiatezza a condizioni di poverta'! la scellerata politica ha perso da tempo il rispetto dell'articolo primo della carta costituzionale, il senso di responsabilita' verso i cittadini e il paese intero, applicando regole diverse da quelle di una normale democrazia, demolendo le istituzioni assieme ai diritti e le conquiste! riscritte con carbone bianco? un diprezzo per tante categorie che non vengono riconosciute, coloro che hanno operato con forte senso del dovere e dignita' un ricordo del bel paese apprezzato da tutti e oggi? lascia il posto alle comiche come il circo piu' sgangherato del mondo e non mancano i pagliacci che fanno piangere!
 
Ciao Guevina. Speriamo che i finiani siano coerenti con tutte le chiacchiere e le promesse fatte nei lunghi talks chows televisivi. Ponevano condizioni, minacciavano crolli e ritiri, ma oggi al TG ho sentito che i due cofondatori del pdl si sono parlati e stretti la mano. Cosa succederà dopo questo incontro di oggi? Io spero che i finiani mettano la parola fine a questo governo di chiacchieroni ed egoisti! Stasera spero di sentire qualche notizia seria e veritiera dal TG di LA7. Un abbraccio. Antonio.
 
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