3.03.2010

 

Tira fuori la ...

Non mi piace l’espressione “parlare alla pancia”. La trovo grezza. Però stamani ho letto i giornali guidata dall’animo mio, e con lo stesso animo ho voglia di scrivere. Ho letto l’articolo su Repubblica, che racconta del traffico di carne da macello prelevata direttamente nei santi seminari del Vaticano, per essere offerti all’ingegnere che fino a poco tempo fa si occupava dei lavori pubblici, e protezione civile. È doveroso ricordare che per me ogni uomo adulto e consenziente è libero di vivere la sua sessualità, qualunque essa sia. Meglio anche dire, che nello specifico non avrei mai visto una sorta di “aggravante omosessuale”, quel che invece ho letto e che mi ha fatto riflettere, è una frase in particolare: "Te li pigli pure 2000 euro. Non rompere il cazzo!! Ti servono i soldi... metti un po' di musica, tiri fuori la (...)... ti cali il Viagra lì. E via!"

Questa era la spiegazione del lavoro che un extracomunitario avrebbe dovuto fare, per ottenere non solo i 2.000 euro, ma anche il permesso di soggiorno, con interessamento diretto del Ministero. Allora mi son chiesta: “quanto può essere consenziente un ragazzo che deve prendere il Viagra per soddisfare un vecchio maiale? È prostituzione, o resa in schiavitù?” Per non parlare poi dell’alto lignaggio che dimostrano avere le persone “di certo potere”, capaci di far apparire un nobile decaduto anche il meccanico che lavora nei pressi di casa mia, che si gratta i testicoli reggendo un panino in una mano e una chiave inglese nell’altra, al punto che a volte guardandolo, mi son detta che se di mano ne avesse avuto un'altra, probabilmente si sarebbe grattato anche il sedere, mentre ruttava.

Tuttavia, come dicevo in principio, leggendo queste cose con l’animo che ho, dopo aver fatto il quotidiano pellegrinaggio tra la moltitudine di finti annunci di lavoro, dopo aver inviato curriculum che già so non otterrà mai risposta, dopo essermi imposta di non pensare a domani per tenermi ferma e reattiva, in piedi, si fa più forte in me una certezza: “questa gente non dovrà mai andare in galera.”

Ci vorrebbero altre leggi: la prima è la confisca di ogni bene materiale, compreso l’ultimo cucchiaino che non si sa come, era finito sotto il mobile della cucina. La seconda, l’inappellabile condanna ai lavori forzati. Perché mai tenerli in galera a spese dello stato, ancora una volta obbligato ad alimentarli? Tra l’Aquila, e la Calabria, il messinese che frane e il Po, credo che potrebbero finalmente espiare e rendere “in solido” quanto hanno rubato.

E qua mi fermo, perché poi mi dicono che non è bene che io concluda sempre con “Piazzale Loreto.” … e il mio animo, oggi, lo griderebbe forte.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Hai ragione, mai in prigione..ma a lavurà, a scavare le pietre per capire quanto è tosto guadagnarsi il pane con il sudore della fronte! Che porcilaia, ma non si finisce mai di sprofondare in un buco nero di cui neanche si intravede la fine! Mi domando...ma i potenti erano così già in passato e non ce ne accrogevamo perchè nascondevano forse forse anche vergognandosene...o questi ultimi 15 anni hanno demolito non solo materialmente questo paese? Non hanno vergogna nè dignità nè rispetto per alcuno...ma forse son parole di cui neanche capiscono il significato.
Mietta
 
penso che l'intellettualismo sia il tavolo dove ad oggi il governo abbia la sicurazza del continuare a coesistere in questo stato.
penso che proprio questo tavolo voluto fortemente con tutte le sue espressioni abbia e permetta lo sfogo che nel 70 a dato reazioni diverse ed incisive,penso che il gioco è a favore del materialismo ,dello sfruttamento ,di quel fantomatico previsto imperialismo di base economico ,di nulla etico o morale penso che con la collocazione di questo piano credendo di porsi al confronto politico ecc...si sia fatto il gioco di chi con l'attesa ha prodotto la miseria nel paese
incidendo nel dover pensare che il dialogo governo e mondo operaio abbia da dover soddisfare dei referenti di chi parla per loro agoniando questo tavolo questa nazione è ridotta alla miseria.ASPETTANDO IL DOMANI ,ASPETTANDO DI DIMOSTRARE L'ALTEZZA,aspettando una comprensione che mai è arrivata e arriverà con forme democratiche.
 
tristemente apprendo e mi trovo sempre piu' daccordo con te!
 
Dirti che sei brava é il minimo, dirti che hai una sveglia lettura della realtà é giusto, mi piace il tuo umorismo anche acido. E' un articolo da condividere e spero proprio di leggerne altri!
 
e poi vediamo che RIDE per ultimo!
 
sara' meglio che si prenda atto che questi criminali oggi hanno sfasciato 50anni di conquiste dei lavoratori e pochi o nessunonè ha parlato! questa cosè democrazia o regime? franco
 
La storia si ripete nei modi, attraverso i secoli dei secoli, amen.
Vie d'uscita praticabili non ce ne sono. Nessuno è disposto ad immolarsi per una causa, non qui e non ora.
Piazzale Loreto? BUona invocazione ma non sufficiente, come non lo fu al tempo.
Passato il piazzale, rito catartico, la defascistizzazione di questo paese si fermò subito. Ne paghiamo ancora il prezzo, ma non è l'unico male nè la causa dei mali italici.
I problemi vengono da lontano ed il fascismo è stato solo uno degli aspetti.
Certo che è meraviglioso vivere in una simile porcilaia!...
Sarmata
 
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