3.01.2010
Piotr il polacco ... postilla
Ieri scrivevo di Piotr il polacco, e della necessità di riconoscersi uomini tra uomini. Oggi è stato il giorno del primo sciopero degli stranieri, delle feste di piazza che dovrebbero essere proteste, della solidarietà e della comunanza. Delle molte parole a spiegare l’importanza del lavoro straniero, il valore aggiunto delle loro tasse.
Ma Azzurra mi racconta che a Cagliari, in via Garibaldi, dove si va a passeggiare e guardare le vetrine, a guardarsi in faccia per incontrarsi, un filippino che camminava insieme a suo figlio è stato aggredito da un gruppetto di ragazzini, proprio per uno sguardo.
Uomini veri, e uomini duri, messi in fuga dall’intervento di piccole donne, dalla gente attonita che ancora si ferma a guardare.
Al filippino hanno fratturato lo zigomo, alle ragazze è rimasto sgomento di assistere allo squallore dell’ignoranza, a chi è andato via per non parlare con la polizia resterà forse la coscienza. Cosa resterà al bambino che passeggiava con suo padre?
Rita Pani (APOLIDE sempre STRANIERA)
