3.05.2010
Dura lex sed lex, sed etiam non.
Ora il Presidente della repubblica, dovrebbe avere la bontà di spiegarci cosa significa che firmerà l’ipotetica legge sanatoria per l’ammissione delle liste formigoni e pdl, solo se ci sarà consenso. Consenso di chi? In una democrazia reale, il consenso dovrebbe essere popolare, in una democrazia fasulla – come la nostra – il consenso è l’accordo dei lupi che scelgono quale agnello mangiare, come mi pare dicesse Franklin. La volontà popolare è talmente evidente che se solo fossimo un paese serio, civile e democratico, cinque minuti dopo l’approvazione di una sanatoria per porre rimedio alla disfatta del tentativo di piccolo golpe, tutto interno al partito di sua maestà, il popolo invaderebbe le piazze.
È una strana concezione quella che in Italia si ha delle leggi e dei regolamenti. È vero che molte leggi sono interpretabili, ma i regolamenti, almeno quelli, non dovrebbero essere discussi. In Italia si può fare, e lo si fa inneggiando alla democrazia mentre in piazza, dall’alto di un palco, si fa il saluto romano. Eppure c’è la legge sull’apologia di fascismo (645 del 20 giugno 1952), ma che importa?
L’italiota di Voghera, ammaestrato da quasi un ventennio di propaganda piduista, ormai è convinto che il termine democrazia significhi “essere liberi di fare come cazzo ci pare”. E lo fa, nel suo piccolo, perché non ha ben compreso che invece, democrazia, significa “che berlusconi fa quel cazzo che gli pare.” L’italiota di Voghera si sente tutelato da un tizio che una volta, partecipando alla festa della Guardia di Finanza, invitò il popolo a comprare azioni Mediaset, a non pagare le tasse. La regola stabilisce che è un reato, ma dato che il generale della Guardia di Finanza che ha accanto non lo arresta al momento, passerà l’idea che siamo in democrazia, perché che tutti sono liberi di dire quello che vogliono.
Io stessa, molte volte mi sono sentita rinfacciare che da comunista sono ospite di una democrazia che mi permette di esserlo. E credetemi, è difficile spiegare che per fortuna la nostra Costituzione non mi impedisce di essere comunista, che posso salutare i Compagni a pugno chiuso, che posso avere nella mia stanza l’effige di Togliatti o Berlinguer.
Come glielo spieghi a un italiota che solo rispettando le leggi, e i regolamenti si arriva a tutelare la democrazia? E come gli spieghi che se in un paese le stesse leggi e gli stessi regolamenti vengono scritti per soddisfare le esigenze di un uomo solo o di una loggia massonica, si sta attentando alla democrazia? Come spiegare a un imbecille corrotto dalla propaganda, che la regolamentazione di uno stato democratico, non funziona come una partita di pallone giocata dai bimbi in un cortile, che se al padrone del pallone non piace il risultato, allora “facciamo” che è rigore?”
Quel che resterà di questa ultima patetica farsa, nata dalla guerra intestina dentro un partito nato morto, in cui i fascisti veri si son dovuti unire ai fascistoidi mafiosi, massoni e criminali, sarà ancora una volta l’idea che la democrazia sia esseri liberi di non rispettare le leggi, di essere liberi di delinquere, di essere liberi di fottersene della volontà popolare. E soprattutto resterà l’idea che la legge esiste solo per esser trasgredita. Perché siamo in democrazia …
Rita Pani (APOLIDE)
Certo non abbiamo neanche un Presidente valido...avrei voluto vedere se al suo posto ci fosse stato un Pertini od anche uno Scalfaro....il gesto dell'ombrello sarebbe stato il minimo.
Mietta
che FB si renda utile per una cosa del genere no? in poco tempo si potrebbero coinvolgere migliaia di persone!
Rita: io anche scrivo, ma sono solo agli inizi. perchè non tiri giù 4 semplici righe che siano condivisibili al 100% da chiunque, in modo che chiunque le possa copiare ed incollare in un messaggio mail?
io mi potrei occupare degli indirizzi da incollare nell'apposito campo "A:"
che ne dici? ora o mai più!
franco
Mutatis mutandis!
Il redivivo non ha fatto una piega e in piena notte ha firmato l’interpretazione, senza curarsi che questa fosse interpretazione condivisa.
Tutti d’accordo: la cosiddetta opposizione con questa procedura se n’è potuta lavare le mani e organizza un balletto di fronte al Quirinale, mentre l’inquilino se la dorme con la penna sotto il cuscino e il “panama” sul comodino, pronto per future feste estive.
Qualcuno lo obbligherà a fuggire a Brindisi nottetempo?
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