11.09.2009

 

Il governo dei bari



Sono stata in Abruzzo, un’altra volta. Un’altra volta mi si para davanti agli occhi la prima rotonda con l’erbetta verde, curata, l’asfalto nuovo fino all’altra rotonda verde, fino al cartello di Preturo: aeroporto. In mezzo al nulla della campagna le case con le tende tutte uguali, e le tanto decantate aree verdi che non sono altro che fango. So bene che nemmeno un chilometro più avanti troverò alla mia sinistra le due zone container. Ma dopo un mese è sempre una quella già pronta, l’altra è ferma alla prima fila in costruzione, e materiale ammassato. Fermo la macchina, ma è difficile scendere, perché intorno nevica, fa freddo e soprattutto piove a dirotto. “C’è ancora gente dentro le tende”. Non ci si può pensare.

È normale che i giornalisti non asserviti vengano tenuti distanti dalla polizia, quando il tizio del consiglio appare in Abruzzo. È normale che non si sappia il lamento di chi è dovuto restare, per necessità, a soffrire. È normale persino che l’asfalto nuovo si interrompa laddove nessun “Grande” sarebbe passato durante il G8. Sono normali quelle casette di legno nei cortili, quelle che si vedono esposte da Castorama, quelle che chi può si compra per metterci dentro la zappa, i concimi, il tosa erba, le semenze da giardino. È normale persino vedere che c’è chi le vende e le espone le case di legno, dove una volta in bella mostra c’erano tubi, mattoni e cessi di porcellana pregiata.

La menzogna è normale, in questo povero paese che vive dell’apparenza di un tizio che si è fatto conoscere regalando tette e culi posticci ad un popolo che usciva dalle calze contenitive delle gemelle Kessler. Non importa la realtà, quel che importa è quel che sembra.

Questo governo è più simile a un baro che a un prestigiatore. Dicono che il baro sappia mischiare le carte. Non è forse questo quello che fanno? Le case per tutti, ma i soldi per aggiustare le case per nessuno. Pochi con la casa e il resto si fotta. La maggioranza è coesa: le carceri in oasi protette mai! Mai dire mai, se ne discuterà in consiglio dei ministri. Il Piemonte e il Veneto alla Lega. Veneto e Piemonte? Solo desideri. Per i tagli alla sicurezza voteremo con l’opposizione. Sicurezza, approvati i tagli. Nessun finanziamento per la banda larga. Si acceleri con la banda larga, garantirà 60.000 posti di lavoro. Poi c’è il ministro Al Fano che in parlamento mostra un documento falso secondo cui Stefano Cucchi (ucciso dallo stato) proibiva di rendere edotti i familiari delle sue condizioni, quindi un ministro che mente al Parlamento (siamo noi il parlamento, ricordatelo), poi c’è il Presidente della Camera tenuto sotto scacco dal giornale del presidente del consiglio, poi c’è una zoccola che in TV bestemmia Maometto. Ma questo, ai più, non sembrerà grave; in fondo noi siamo italiani, pizza, mafia, mandolino, baffo nero e crocefisso.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Si festeggia oggi l’anniversario della caduta del muro di Berlino.
Tutti applaudono. Fessi! che non hanno ancora che di quell’evento è figlio il governo dei bari, di quell’evento sono figli l’idolatria del mercato e del danaro e l’erosione dello stato sociale che ha reso i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più numerosi e più poveri; da quell’evento la paura del futuro; da quell’evento l’erosione della democrazia e l’avvento del governo dei bari; da quell’evento il neocolonialismo, le guerre asimmetriche, la costruzione dei tanti nuovi muri.
Per me, precario del lavoro, è un giorno di lutto!

Luigi
 
Rita cara, se la maggior parte degli italiani avvessero un poco di cervello funzionante in maniera indipendente, tutto questo putridume non ci sarebbe. Si sveglieranno mai?
Sei perfetta nel descrivere la situazione: la tua frase sulle tette e sui culi e le calze delle Kessler, dovrebbe essere appesa al posto del crocifisso!
Ciao
Roberta da Sydney
 
L'unico modo per attirare l'attenzione degli "italioti" sulla realtà dei terremotati, è organizzarci la prossima edizione del GRANDE FRATELLO.
Direttori della trasmissione: Bruno Vespa ed Emilio Fede, consulente tecnico Feltri.
 
Rita, scusa l'abbondanza delle "v" (avvessero), errore di battitura (spero non di rincojonimento senile!)
Roberta da Sydney
 
E' un aggancio tirato un po' per i capelli...ma vogliamo tentare di salvare il soldato Ruffini e Rai3?
Un ariticolo su quest'altra indecenza non ci starebbe male ed anche raccogliere delle firme colegandosi ad altri blog che già lo stanno facendo tramite "articolo21".Insomma, un ottimo Direttore, liberale ed illuminato, che in questi anni ha portato la rete ad un livello di eccellenza con trasmissioni di denuncia, di inchiesta ed intrattenimento di buon spessore e che con queste trasmissioni ha raggiunto ottimi livelli di gradimento. Ebbene deve esser fatto fuori perchè il monarca assoluto non contento di aver rovinato la Rai per far svettare la sua merdaset e rimpinguare i propri guadagni, ora vuole l'en plein...fuori anche l'unica rete che ci consente ancora di saper qualcosa oltre la disinformazione governativa ed ogni tanto anche di divertirci senza doverci cibare tette, culi e demenze varie?
Parlane Rita....è importante: così va avanti la posa in opera di un regime in cui si deve leggere o vedere solo ciò che piace o conviene al ducetto rifatto.
Mietta
 
sono un paio di giorni che mi viene in mente una frase di una canzone: 'A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare'. Va be' io non sono brava non ho altre parole per descrivere la situazione e il senso di schifo. Per quello entro qui per trovare le parole che non so dire. Ps. e a proposito di persone che sanno trovare le parole, ma tu sai che fine ha fatto votantonio? Mi preoccupa quel ragazzo non posta piu'!
Donatella
 
Concordo pienamente con Mietta.
L'idea è molto buona.
T.
 
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