10.11.2009

 

Non si può insultare (io solo può)

Premessa: torno ora dall’Abruzzo. Laddove c’era il verde ora c’è una piccola Roma, senza monumenti, nasoni, e statue. La Roma, per intenderci, che devi attraversare per andare ai centri commerciali, con quelle case tutte uguali, (e proprio uguali) che si spera il verde intorno cresca in fretta. In compenso c’è davanti una bella rotonda, con l’erbetta e i cartelli nuovi. Ormai sembra non si possa vivere senza rotonde. Ci sono passata davanti, e ho pensato: “ … insomma, almeno sono case.” Ho riprestato attenzione alla guida, per non sbagliare la svolta e la strada è ripresa dritta. Avevo ancora in mente le case lasciate da un paio di minuti, quando alla mia sinistra ecco il resto: due aree recintate e i container tutti in fila, sollevati da terra con il cemento, su un fondo di ghiaino. La prima ormai finita, la seconda appena iniziata. Ho pensato a coloro che ci passeranno l’inverno, e che per arrivarci dovranno girare intorno alla rotonda, passare tra i due spiazzi di case – non per tutti e chissà per chi. Poi mi è stato detto che una volta all’Aquila c’era … ma non ci sarà più; dicono che forse tra dieci anni qualcosa tornerà a vivere. Chi me lo ha detto, però, sa di non averceli ancora dieci anni.

Lunga premessa, lo so.

Accendo il computer e sulla prima pagina di Repubblica il titolo è per il miracoloso maniaco. Dice che non si può insultare il premier, e lo dice in un discorso farcito di minacce di stampo mafioso verso i giudici e tutta la magistratura e soprattutto per il giudice che, servo dello stato e non suo, ha emesso una sentenza a lui sfavorevole: Attacco al giudice del Lodo Mondadori: "Su di lui ne sentirete delle belle". Forse ha dato mandato al suo braccio armato feltri, di intingere qualche pagina del suo giornale nella merda, prima di mandarlo alle stampe. Non si può offendere un premier ormai in preda ad un pericoloso delirio. Lui può. Lui può continuare a demolire gli organi dello stato, promettere purghe, insultare le donne, insultare chi non la pensa come lui, chi si oppone a questo regime delinquenziale, chi semplicemente fa il suo dovere.

Questa non è politica, e non è democrazia. Questa è malavita.

Rita Pani (APOLIDE e schifata)


Comments:
Proprio malavita

http://www.youtube.com/watch?v=DNRczC4drtM
 
Premier: mercoledì il piano per nuove carceri

BENEVENTO - "Mercoledì, con Angelino Alfano, metteremo a punto un piano per realizzare in meno di due anni prigioni civili per 20mila posti". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di un comizio alla festa del Pdl a Benevento, sottolineando che in questo modo l'Italia "tornerà ad essere uno Stato civile".


Lungimiranza?
 
San Silvio D'Arcore assomiglia sempre più ad Hitler nei suoi ultimi giorni, vive in un mondo tutto suo.
 
Fino ad alcuni anni fa pensavo che "la mafia è nel Potere",ora mi dico spesso "La mafia è al Potere". Infatti penso che siamo tutti vittime e schiavi di una Mafia mondiale che allunga i suoi tenebrosi tentacoli in tutti gli Stati del mondo, non escluso il nostro Paese. Se così non fosse non avremmo le navi dei veleni affondate nei nostri mari;non avremmo fabbriche serrate con tutte le conseguenze,le morti bianche,l'inquinamento di tutto e spratutto non avremmo la malapolitica che dfrauda il popolo dei suoi diritti e della sua sovranità. Ciao. Antonio.
 
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