10.09.2009

 

Applausi!


Vomitevole e strisciante, subdolo e lubrificato, il regime avanza. Credo che sia la prima volta in assoluto che in Italia venga instaurato il divieto di applaudire. Accade in un paese governato dalla televisione, e questo rende il fenomeno ancor più terrificante. Così ieri abbiamo assistito al primo esperimento di mutismo forzato, persino mentre si era sottoposti all’audizione delle querule urla dell’onorevole lavandaia ghedini, insopportabile persino quando si sforza in un contegno umano.

Chi ha visto Anno Zero, sa di cosa parlo. Insomma, per essere imparziale, il pubblico non deve esprimere consenso o dissenso attraverso il meccanismo che da sempre contraddistingue il pubblico dall’attore: l’applauso o il borbottio.

Potrebbe apparire anche un modo di instaurare un nuovo modo di essere civili, quasi inglesi, se non fosse che siamo in Italia. Quindi il tutto nemmeno pare sospetto, ma esattamente quel che è: regime. In fondo siamo il paese in cui i ministeri della propaganda 1,2,4,5,studio aperto, inseriscono registrazioni di applausi a corollario di filmati dell’imperatore impegnato in miracoli o semplici show istituzionali. Siamo quelli che hanno deciso di scegliere accuratamente cosa NON guardare, spinti anche dalle risate preconfezionate che avrebbero dovuto indurci all’ilarità a tutti i costi, come se non potessimo nemmeno essere liberi di scegliere se una gag, facesse ridere oppure no, e non a caso questa pratica di deviazione cerebrale, iniziò con l’avvento delle tette in TV grazie al debosciato presidente dell’allora Fininvest. Essendo una persona libera, non ho mai sopportato che qualcuno mi dicesse quando e come ridere, con quelle petulanti registrazioni reiterate.

Da ieri, è come se qualcuno avesse desso basta. Basta ridere o applaudire. Basta mostrare umane reazioni. Che si parli di mafia o di governo, di puttane o di tasse, nulla deve trasparire per non urtare il re.

All’applauso, come alle parole libertà, democrazia e giustizia, sarà lentamente sostituita la destinazione d’uso. Si potrà usare solo ed esclusivamente, laddove già ne abbonda la pratica: durante i funerali. Eh sì, perché nella mia mediocre normalità, io ogni volta mi chiedo che cosa ci sia da applaudire davanti al passaggio di un feretro, di una piccola bara bianca che contiene il corpo di un bimbo violato, davanti a una sfilza di bare di persone innocenti, persino uccise da un terremoto, o da un’alluvione, da una bomba o da una tragedia. Una qualunque di quelle che colpiscono di tanto in tanto l’Italia.

Finirà così: “e ora un bell’applauso al morto ammazzato!” e alla fine di uno spettacolo di Paolini, o di Celestini, il pubblico farà un minuto di silenzio col capo chino.

Intanto, per non indurre il pubblico a trasgredire alla nuova regola del regime, alla Bicocca è stata negata l’aula dove si doveva proiettare il film “Tutti già per aria. L’aereo di carta” con Dario Fo tra i protagonisti. L’applauso nel vedere cosa l’Italia ha fatto con la sua compagnia aerea Alitalia, sarebbe scoppiato spontaneo. E no, non si può: Vietato sapere.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Non ho seguito tutto perchè stremata dal seguire tutta quella porcheria mafiosa, mi sno addormentata...fuga dalla realtà?
Ma che è successo, GhediniMavalà si è lamentato per gli applausi ad altri?
Hanno negato la sala per lo spettacolo con Fo, certo che non va bene...ma pensi che gli italiani che viaggiano per lavoro o diporto non sappiano come funziona l'Alitalia? Non riesco a capire perchè non si incaz....., quello sì...Saranno dei masochisti, dei rassegnati o carenti di neuroni?
Mietta
 
Ormai tutti sanno quale miserevole fine abbiano costretto a far fare alla gloriosa ALITALIA. Il loro unico scopo era quello di impossessarsene e di sfruttarne il logo e gli UTILI strafottendosene dei lavoratori, ai quali- unitamente al popolo italiano- hannno lasciato i debiti, la disoccupazione e la miseria.Ricordiamoci che la compagnia francese AYR FRANCE, in tempi non sospetti, voleva rilevare tutta l'azienda con enormi vantaggi per i lavoratori e per l'Italia, ma i NUOVI PADRONI avevano altri progetti per il loro tornaconto. Questa è un'altra cosa di cui dobbiamo ringraziare il nuovo duce! Saluti. Antonio.
 
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