7.09.2009

 

Io del G8 non ne voglio parlare

Io del G8, francamente, nemmeno ne vorrei parlare, perché scriverei un sacco di parolacce, e non è bello. Purtroppo però, ogni tanto durante la giornata devo riposare la gamba, ed è inevitabile: accendo la TV. Così stamane, mi sono soffermata su Sky TG 24 su 24 G 8. Ho appreso per bocca di un pezzo grossissimo della protezione civile, quali saranno i benefici che questa ignobile e costosa farsa porteranno alla città de L’Aquila: tre giorni di attenzione mediatica e pubblicità gratuita.

È probabile che con le nuove riforme, in Italia si sia cambiato per decreto anche il significato del termine gratis. La realtà è che dei costi reali di questa operazione mediatica, di questa farsa propagandistica, noi non sapremo mai nulla, salvo qualche indagine postuma che svelerà, finalmente, chi si è intascato le centinaia di milioni di euro per mettere le mani prima alla Maddalena, e poi in un piccolo paesino dell’Abruzzo.

Quel che è sicuro, per ora, è che i grandi della terra mangiano parecchio, visto che alternano “colazioni” e pranzi di lavoro, per discutere sulla fame altrui, per impegnarsi formalmente a donare aiuti e danari che non scuciranno mai. È certo che in Italia affermare che i grandi della terra pranzano insieme per discutere di energie rinnovabili è una minchiata stratosferica, dal momento che per le illuminate menti italiote, il nuovo e il futuro sta racchiuso nell’energia nucleare da produrre con tecnologie che, se e quando approntate, saranno già vecchie. L’Italia che parla del clima, dopo la pericolosissima operazione spazzatura a Napoli, orchestrata dal venditore di aspirapolvere, e attuata dall’onnipresente bertolaso, che ha fatto sparire i rifiuti per far riapparire i liquami sulle strade di Chiaiano dopo un semplice allagamento, è una minchiata ancor più grande.

In fondo, siamo il paese che ha ascoltato senza rabbrividire le parole del palazzinaro di Arcore, che dinnanzi ai crateri del terremoto, ha detto orgoglioso: “è il cantiere più grande del mondo” (e qua ci sta benissimo un : Che culo!) Probabilmente quindi, l’unica verità che resterà scritta su questo G8 è la prima dichiarazione che ho trascritto: “una grande vetrina mediatica”. Peccato però che a beneficiarne non sarà il terzo o quarto mondo, e nemmeno l’Abruzzo, ma sempre e solo quel tizio un po’ strano, che ogni volta che vede l’obiettivo di un fotografo, assume la posizione di Carla Fracci, apparendo ancora più strambo di quel che è (fateci caso, basta guardare le zampe dei pantaloni).

E come si usa dire, chiudo con una nota di colore: il giallo. “Ecco che viene consegnato alla signora Merkel un mazzo di margherite gialle.” IMBECILLE! Erano girasoli.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ajaccio, 7 lug. (Apcom) - Gilles Zerlini, presidente dell'associazione ecologista della Corsica, "Le Poulpe", ha denunciato un'invasione di spazzatura in mare "proveniente dall'Italia" e, ha aggiunto, "probabilmente dalla zona di Napoli dove esistono numerose discariche a cielo aperto". Si tratta, ha detto, di materiale plastico come sacchetti e bottiglie. Trenta chilometri di spiaggia, sempre secondo l'associazione, da Santa Severa a Bastia, sarebbero invasi da oggetti di plastica.

Io sono più portato a pensare che non provenga dalle discariche a cielo aperto, ma che sia tutta immondizia scaricata in mare alla chetichella. Comunque la sostanza non cambia: dovrebbero raccoglierla per scaricarla con aerei cargo sul prepuziente del consiglio e su tutta l'accolita di imbecilli che l'ha votato.
 
Al solito, pienamente d'accordo!
Una passerella con costi da capogiro,dichiarazioni di intenti che per prima l'Italia mai rispetterà,cibo a gogò! Pranzo tricolore ah ah ah ma quanto sono patrioti....non avrebbero potuto farne solo uno di pranzo ufficiale e per gli altri pasti ripiegare su qualcosa di più frugale...devolvendo i soldi risparmiati che so' agli aquilani o a qualche associazione che opera nel terzo mondo?
Quanto alle margherite...a parte che come dici giustamente erano girasoli...ma qualcuno di questi ignoranti ripuliti lo sa che nel linguaggio dei fiori il giallo non è un colore dal buon significato per una signora?
Per fortuna oggi questa pagliacciata finisce...ed entro pochi giorni quel poco di buono che avranno messo sul tavolo sarà dimenticato.
Mietta
 
Io questo Giotto proprio non lo capisco..
 
E come si usa dire, chiudo con una nota di colore: il giallo. “Ecco che viene consegnato alla signora Merkel un mazzo di margherite gialle.” IMBECILLE! Erano girasoli.

No Ritta, giravano in compagnia, mica giravano solo a loro sai?

Greetings
JOKER Ltd.
 
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