10.10.2008

 

Ordine di servizio: applaudire

Può capitare che 150 dipendenti pubblici della Regione, specificatamente dipendenti del settore istruzione, ricevano uno strambo ordine di servizio: “Partecipare lunedì prossimo, al dibattito «La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca» al quale parteciperà la ministro della pubblica distruzione Maria Stella Gelmini.

Può capitare che da tutto il Molise partano bus carichi di supporter berlusconiani, col compito di fingersi abitanti di San Giuliano, paese tristemente noto per il terremoto che fece una strage di bambini, per applaudire il presidente del consiglio che va ad inaugurare la nuova scuola, finalmente, si spera, antisismica. E può capitare anche che, dato che il programma dello show itinerante prevede una stretta di mano alla miseria operaia, gli operai precettati per l’ingrato compito, vengano scelti tutti più bassi dell’altissimo.

Capita, non sono chiacchiere; le notizie arrivano in seguito alle pubbliche denunce di consiglieri regionali, organizzazioni sindacali, semplici cittadini indignati per la mancanza di giustizia, indignati per lo spreco di danaro pubblico scialacquato per stendere dell’asfalto dove l’asfalto non doveva esserci, solo per tenere le scarpe dell’ospite pulite; asfalto rimosso il giorno dopo, mentre interi quartieri ancora aspettano un minimo di opere di urbanizzazione. Le denunce arrivano perché la gente si indigna.

Ma queste cose capitano proprio perché l’indignazione e la protesta, non devono diventare di dominio pubblico, nella logica dell’apparenza. Tutto deve apparire “normale”, in un paese in cui l’anormalità ormai, è consuetudine.

“… e così, cara Rita, sai che capita? Che ci si fermi a parlare nei corridoi, chiedendosi se sia il caso di mettersi in ferie. Abbiamo paura che ce la facciano pagare.”

È consuetudine, per i lavoratori, vivere con le chiappe così strette che non ci passa uno spillo, ma a mio avviso, questo non è normale. Non è normale nemmeno che queste notizie non possano più essere collocate nella sfera del ridicolo. Fanno ridere, sì, ma solo se non ci si ferma abbastanza a pensare, e soprattutto se non le si collega a tutto il resto che sommessamente accade. Quelle dichiarazioni che passano inosservate, tra un’apparizione in discoteca e una al Bagaglino, per esempio, in cui si dice a chiare lettere che tra poco sarà proibito manifestare, occupare gli aeroporti e le scuole, che sarà sempre più improbabile scioperare.

Ma che piaccia o no a Veltroni, il periodo che stiamo vivendo è una riedizione miserabile di un altro periodo che l’Italia ha già vissuto. Quella di quando i cinegiornali, mostravano i bambini di Carbonia, felici di giocare al piccolo minatore “proprio come i loro padri”, e quei bambini avevano tutti le scarpe lucide. I cinegiornali raccontavano la felicità di questi uomini che tutti i giorni vivevano il buio nella pancia della terra, felici di spaccarsi la schiena, e aspettavano ancor più felici di farsi massacrare dai manganelli, ubriacandosi per non pensare e mangiando due volte al mese, quando prendevano il salario da fame.

Che a Veltroni piaccia oppure no, abbiamo il dovere di dire che questo è regime, il dovere di dire che è un regime fascista, e se vogliamo avere la coscienza a posto, dobbiamo invitare Veltroni a guardare indietro nella storia recente, e avere il coraggio del paragone. Anche lui in quel caso, si renderebbe conto che quello di oggi è peggio di quello di ieri: ieri era palese, e chi aveva il coraggio combatteva. Quello di oggi si continua a fingere che non ci sia, anche grazie alla sua democratica negazione, alla sua improbabile e pittoresca (per usare un eufemismo), forsennata ricerca di un democratico dialogo.

Rita Pani (APOLIDE)

DOMANI TUTTI A ROMA


Comments:
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Rita
che 'biip' ci parli ancora a fare con uolter? O e' autistico (vive in un suo mondo dove tutto va bene e il nano e' un brillante e politically correct gentleman) oppure (+ probabile) inciucia (non dimentichiamo il "rutelli" di Guzzanti con il suo: ?silvio, ricordati degli amici').
 
Mi spiace ripetermi... non dico nulla sui regimi che possono essere più o meno "reali" a seconda della posizione politica e sarebbe difficile dire in modo obiettivo se è vero o non è vero dire che andiamo verso un regime fascista (basta ricordare che storicamente nessuno di accorse di nulla nemmeno negli anni '30).
Però son costretto a "rifare" una riflessione postata ieri.
La sinistra è muta perchè non ha argomenti, se "tirasse fuori" qualcosa di valido e ragionevole e la gente tornerebbe a prendere in considerazione queste posizioni.
Che piaccia (a destra) oppure no (a sinistra) Veltroni e compagni non parlano perchè non sanno cosa dire.
Infatti dire che Berlusconi è un fascista che porta allo "sfascio" il paese è una critica incompiuta, può essere utile nell'immediato (vedi Di Pietro) ma nel lungo periodo se non si ha un giudizio critico che si trasforma in cultura e quindi politica nulla può cambiare.
La sinistra di Prodi che ha vinto le elezioni lo ha fatto solo perchè ha giocato la carta del "tutti contro Berlusconi", ma una volta al potere non è stata in grado di tradurre in una politica propositiva questa posizione.
Veltroni ha capito dove ha fallito Prodi, ma non aveva alcuna proposta alternativa da fare.
Così ha chiuso la strada della polemica sterile sul "Berlusconi uomo cattivo", ma non è stato in grado di aprire una nuova epoca politica facendo delle proposte valide.
E' andato a fare una campagna elettorale in "apnea" e quando le elezioni sono finite è "scoppiato".
Nessuno (nel suo partito) in questo momento lo "fa fuori" perchè nessuno ha posizioni migliori delle sue da proporre.
Fino a quando la sinistra sarà "muta", Berlusconi avrà gioco facile nel governare come meglio crede.
Allora il problema non è dire che "Berlusconi è fascista" tanto più se a dirlo è qualcuno di sinistra.
Il probema è dire qualcosa di diverso da Berlusconi sul piano politico... e non dovrebbe essere difficile perchè dal punto di vista politico Berlusconi non è una cima...
Ma qui purtroppo sembra che molte persone abbiano perso la parola... era Moretti che diceva in un suo film "D'alema dì qualcosa di sinistra... D'Alema dì qualcosa!..."?
Oggi potremmo dire "qualcuno dica qualcosa di sinistra! qualcosa di politico!".
Il popolo o una parte del popolo può anche essere incazzato e protestare, ma chi gli dà voce sul piano politico (i politici appunto) non possono fermarsi a protestare anche loro.
Devono andare oltre e trasformare questa protesta in un giudizio politico ed in una proposta politica, altrimenti la protesta nasce e muore nel tempo di una manifestazione...
 
Non voglio giudicare la tua opinione, è la tua ed è giusto che sia.
Ma a mio parere parti da una considerazione errata, che è quella di considerare di sinistra Prodi o Veltroni.
E' vero che al secondo è delegata l'opposizione al regime, scusa, governo, ma è palese quanto questa sia impossibile data la prassi di esautorazione del Parlamento. Questa non è posa eversiva ma realtà oggettiva.
Insomma Maurizio,come si può affermare che la sinistra non ha argomenti, quando la sinistra è extraparlamentare?
E come vedi, quella poca che è rimasta, gli argomenti li ha eccome, ma relegati nel miserabile piccolo pensiero che non riesce a passare.
Proviamo a vedere un paio di telegiornali, per vedere quante immagini e quanti minuti saranno dedicati alle piazze (almeno 80) che proprio in questo momento sono inondate da studenti e docenti?
E' solo una prova, che forse servirà a comprendere meglio.
R.
 
la questione "destra e sinistra" è annosa. l'omonimo libro di bobbio di tanti anni fa, ancora attuale, diceva sostanzialmente tutto.

io, con i miei conoscenti o amici o parenti con cui so che posso parlare, asserisco che il pd è di centro e il pdl di destra-estrema destra. e mi pare ovvio. che poi, data un'assemblea, c'è sempre una parte di destra ed una di sinitra è un altro discorso.

finché il pd fa da sponda al pdl, non rinnova la sua classe dirigente, non butta fuori ladri mafiosi corrotti o semplicemente gente "onesta" ma che è accondiscendente verso chi onesto non è e confabula con gli eversori delinquenti del governo per una (contro)riforma comune sulla giustizia; finché rincorre il potere fine a se stesso (penso la finocchiaro in sicilia); finché sposa il libero mercato, che mi pare evidentissimo che sia una sciagura per l'umanità intera, non so.. beh, non è di sinistra.

più a sinisrta di pdl, ma non a sinistra. ad parte mia, non pretendo moltissimo in sede elettorale: si fa come si può. ma, buon dio!, almeno qualche sforzo il pd dovrebbe farlo, non basta che mi dicano: oh di là c'è l'uomo nero!! certo che è nero e brutto, ma tu (uolter e compari) che fai per smarcarti? niente.

e allora dico: su dieci cose fatene almeno tre di sinistra e vi voto, anche se non mi piacete granché, ma si capisce, bisogna mediare. poi fuori dall'urna resto della mia idea di sinistra ("vera"?).

ok ciao a tutti
 
Scrive ventopiumoso

>e allora dico: su dieci cose fatene >almeno tre di sinistra e vi voto, anche >se non mi piacete granché, ma si >capisce, bisogna mediare. poi fuori >dall'urna resto della mia idea di >sinistra ("vera"?).

Scusa ma non sono d'accorod. La logica del turarsi il naso (o ingoiare il rospo) perbloccare il nano ci ha portati ad una politica (prodiana) dove sono state fatte cose di destra e passate sotto silenzio perche' "senno' governano quelli la'". Io voto solo se trovo uno che su 10 punti almeno in 8 FACCIA (non si limiti a parlarne) cose giuste.
 
veltroni? sta aspettanto il bacio del principe per svegliarsi!
Ma se si svegliera`, per il mio voto sara` gia` troppo tardi.
Non sono piu` disposta a turarmi il naso
 
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