R-ESISTENZA-INFINITA

Considerando gli ultimi eventi e a dispetto del porgilaltrachiappismo imperante, è assolutamente sbagliato parlare di un “ritorno dei fascisti”: è infatti evidente che non se ne sono mai andati. E rammentando le parole di Indro Montanelli sulla necessità di far governare il fantino di Arcore, affinché il popolo italiese avesse modo di vaccinarsi, mi rimane il dubbio: è solo un richiamo del vaccino o, a questo punto, si può parlare di accanimento terapeutico?

Pare che tutto sia da imputare ai ricorsi storici che, un po’ come una peperonata, ciclicamente si ripresentano. Però quelli che appaiono come rigurgiti xenofobi, in realtà non hanno nulla a che fare col razzismo, dunque sono rigurgiti e basta, e comunque sono in nome della sicurezza. Che poi, a dire il vero, anche a me in effetti fanno paura, questi, che vengono da una terra diversa dalla mia, che parlano una lingua diversa dalla mia, che profanano con i loro modi rozzi e volgari i luoghi dove sono nato; per questo ho scritto una petizione a bossi: quando ve ne andate?

La povertà è sempre più diffusa, tanto che anche il papa pone continuamente l’accento sulla miseria dilagante. Solo che si riferisce alla miseria delle sovvenzioni statali verso il Sacro Portafoglio, nonostante abbia ottenuto già da qualche anno l’esenzione dal pagamento dell’Ici sulla prima chiesa, senza contare le sovvenzioni agli istituti scolastici privati e l’otto per mille, tanto per dirne un paio. Un lamento così straziante da provocare la risposta immediata del preficiente del consiglio in doppio pectore, che ha programmato per questa settimana un incontro con il pontefice ingordo subito. Ora, sebbene non sia una novità assoluta che un religioso parli a un animale, nello specifico trovo inquietante che, per la prima volta dal 1944, un capo di governo fascista incontra un nazista capo di stato.

E davvero, come sembrano lontani, oggi, i tempi in cui si respirava un clima di riforme anche nelle istituzioni ecclesiastiche! Ricordo che, solo qualche anno addietro, il parroco del mio paese, in occasione della festa patronale, oltre alle celebrazioni tradizionali, aveva promosso l’elezione di una reginetta. Purtroppo, quando si è accorto dell’equivoco, una folla di esaltati aveva ormai lapidato Miss Credente.

Sempre più frequentemente, l’emigrazione sembra essere l’unica via di salvezza, ma alle volte non è così semplice come sembra. Innanzi tutto, bisogna esser chiari: non come quella volta che mi hanno portato al ristorante cinese avvisandomi, in modo del tutto generico, che non si usa pane e che il riso bisogna mangiarlo con le bacchette e poi hanno fatto finta di non conoscermi quando ho fatto notare che, a mio avviso, erano troppo dure, che avrei gradito invece dei grissini e che comunque due sole per tutto quel riso mi sembravano decisamente insufficienti, dato che le avevo già finite.

Ma altri problemi potenzialmente devastanti si profilano all’orizzonte e minano le sicurezze dell’italiese: nonostante la stagione non sia delle migliori, molte colleghe sono già alle prese con la famigerata "prova costume"; ciò provoca in loro un grande stato di agitazione. Ho avuto pertanto modo di osservare che tali stati ossessivi, sovente si accompagnano a disquisizioni filosofiche che ritengo siano comprensibili solo a una esclusiva cerchia di individui eletti, iniziati fin dalla più tenera età alla pratica rituale del gossip trascendentale.

Fortunatamente, almeno in questo caso non ho particolari problemi, dal momento che indosserò il costume di Zorro dello scorso anno: me lo hanno confezionato Calce & Pozzolana, due miei amici gay che sono diventati plurimiliardari gay facendo gli stilisti gay e che, come osservava giustamente la ministro carfagna, non si sentono affatto discriminati per la loro condizione di stilisti plurimiliardari.

dirtyboots

# posted by Rita @ 2:53 PM