5.07.2008
Senza parole per un titolo
Vederli tutti assieme, fissarli, facendo scivolare lo sguardo sull’uno e sull’altra, e un’ esperienza. Si ha quasi la sensazione di ritornar bambini, accucciati nei lettini, a stringere gli occhi per non vedere più il buio che fa paura.
Viene da ridere a tratti, e poi da piangere; al punto che credo davvero che quando ciarlano di bipolarismo, si riferiscano alla gravità degli stati depressivi che non possono non cogliere un essere cerebralmente normodotato.
Guardo e penso a Zapatero, alla Spagna, al Burkina Faso, al Ghana, alla Groenlandia, alla Siberia, all’Islanda – cazzo è pur sempre un’isola anche se un po’ più fredda della mia – ecco, magari l’Irlanda, ma anche la Lituania, la Nuova Zelanda.
Un posto, un posto qualunque soprattutto quando vedo il ministero della “semplificazione” e il suo ministro.
Ricevo una mail dal mio carissimo amico fotografo Andrea Vanacore, e la apro subito, mentre guardo, mentre scrivo:
“Ah ah ah!
...semplificazione...
BUAHAHAHAHHAAAHAHHAHAHAHAAHAHHAHAHAHA!”
Ecco sì, infatti, che altro puoi dire, cosa aggiungi?
Ma quasi quasi lo frego e gli rispondo:
E giovanardi, sottosegretario con delega alla droga?
Siamo amici io e Andrea ci conosciamo bene e lo so pronto e intelligente, che magari mi risponde con una domanda, quella che anche io mi pongo: che vuol dire, che va lui a comprarla per tutti?
Ora però una cortesia, e mi rivolgo a tutti coloro che col loro voto hanno reso possibile questo mosaico di terrore: andate, prendete il martello più grande che avete e pestatevi forte i coglioni.
Io ora mi rimetto a guardare e pensare. Un posto dove emigrare.
Rita Pani (APOLIDE)
PS
Nel frattempo l’Andrea mi ha risposto…
E miccichè? :o(Nel caso pronto collaborare ad operazione.
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