2.02.2008

 

W Gramsci

«L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.»

Antonio Gramsci

Questo pensiero gramsciano, m’è tornato in mente dopo aver visto i sondaggi, pubblicati dall’Espresso, relativi alle intenzioni di voto degli italiani.

Sembra che per davvero, il popolo di capre ignoranti, tornerà alle urne con l’intento di rieleggere berlusconi, e insieme a lui tutti gli affiliati alla cosca del centrodestra.

Sebbene sia evidente il basso tasso di scolarizzazione del popolo italiano, quello che pare più assurdo è la totale mancanza di banale senso etico e morale.

È vero, abbiamo assistito ai gazebo di “Sandra subito”, ai bagni di folla in quel di Ceppaloni senza batter ciglio, ma davvero si può pensare che la medicina antitumorale per l’Italia, sia berlusconi?

Mi ricordo dieci anni fa, quando la gente quasi a scusarsi, dichiarava preventivamente: “Lo proviamo, e se non va, lo cambiamo”. Poi lo provarono, e si accorsero che non era previsto il diritto di recesso. Per cinque anni, a colpi di maggioranza, è riuscito a metter mano persino alla Costituzione, ha promulgato una miriade di leggi anticostituzionali, e soprattutto ha dotato i cittadini italiani, di strumenti legali, di cui non si poteva certo fare a meno: l’abolizione del reato di falso in bilancio, per esempio. Chi di noi, almeno una volta non è stato grato per questa agevolazione legale?

Non è tempo di sorrisi.

Dobbiamo solo attendere, quando cuffaro siederà al senato, e quando berlusconi finirà ciò che aveva iniziato, col suo studio legale al completo a scrivere leggi – per noi - quando mastella con signora, entreranno mano nella mano in Parlamento.

Non siamo scolari, e per questo ci sembra utile e logico l’andirivieni delle delegazioni dei partiti a palazzo, così pronti a parlare per noi…

“La maggioranza dei cittadini vuole andare a votare…”

A me, per esempio, non mi ha interpellato nessuno, e a te?

Qualcuno ti ha chiesto cosa vuoi?

Poi ci sono gli altri, quelli che dicono che noi non vogliamo votare, che vogliamo la riforma elettorale, o forse il referendum anticostituzionale che modifica una legge anticostituzionale.

E nemmeno questi mi hanno chiesto nulla. E a te?

Si affidano ai sondaggi, evidentemente, o forse inventano lì per lì, perché mai una volta mi è capitato di trovare l’opzione adatta a me:

a) al voto subito

b) prima la riforma e poi al voto

c) deportazione nelle miniere del Sulcis ed elezione della nuova classe dirigente.

Rita Pani (APOLIDE)


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