9.01.2006

 

Cacca di bronzo

Mi si accusa spesso di antiamericanismo; è facile farlo dal momento che io sono rea confessa. Avendo però alcuni amici americani vorrei limitare il mio sentimento ostile, così mi sforzo di guardare oltre a quello che è facile vedere, ma è dura. E davvero dura.
Dura proprio come la cacca della figlia di Tom Cruise, raffigurata in una statua di bronzo esposta in una casa d’aste di Brooklyn. La magnifica statua dorata, devo dire molto simile a quelle che produce quotidianamente il mio cane, è dunque in vendita, ovviamente il ricavato andrà in beneficenza (ma sarà poi vero?) e questo presuppone che un imbecille l’acquisterà. Mi spiace tanto che gli specialisti del gossip non indagheranno a sufficienza per rendere noto alla popolazione mondiale chi sarà l’idiota, e tanto meno sapremo mai quale angolo di casa andrà ad arredare un comunissimo “pezzetto di merda”, certamente “santo” essendo creato da una creatura innocente, ma comunque merda.
Sarà che i tempi corrono ormai troppo velocemente per poterli inseguire, sarà che siamo fermi ai ricordi della nostra infanzia, la prima ciocca di capelli tagliata, il primo dentino da latte caduto, il primo paio di scarpine, sarà forse che non siamo americani.
Gli americani e la loro grandezza. Tutto è grande in america, i panini, le tazze per il caffè, le macchine e le case, i grattacieli, i parchi, i grandi magazzini che sono immensi magazzini, la cacca della figlia di Tom Cruise. Mi è capitato di cambiare qualche pannolino in vita mia ed ammetto di aver pensato che fosse strano che un bimbo piccolissimo facesse una così grande quantità di cacca, ma mai vista di cotanta grande qualità. E’ l’America compagni, il paese dove tutto è possibile.
L'artista (sic!) Daniel Edwards potrebbe evolversi in opere ancora più significative come per esempio il calco dei brufoli preadolescenziali della bimbetta Cruise, o la copia fedele del primo Tampax. Tanto è per beneficenza, no?
Io non vorrei davvero essere antiamericanista è che a volte penso che questi si arrogano il diritto di esportare la democrazia, magari radendo al suolo il museo di Baghdad dopo averlo depredato per vederne i reperti su eBay.

Rita Pani (APOLIDE)


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