6.19.2006

 

Tanto ci siamo noi

Tanto ci siamo noi, delusi e amareggiati ma sempre responsabili. Ci siamo noi ancora a chiacchierare, a spiegare alla gente che incontriamo per caso che no, il problema della riduzione del numero dei deputati e dei senatori non è un problema da risolvere, ma semmai la disgregazione di un paese in tanti piccoli feudi, la legalizzazione della dittatura dell’uomo solo e le altre mille porcherie partorite dalla mente malata di quattro leghisti ubriachi ed ignoranti.
Tanto ci siamo noi, che teniamo a bada la tentazione di spegnere i computer e ritirarci in silenzio a combattere la cellulite e i peli superflui, anziché stare ancora a scrivere sui blog e a leggere i giornali.
Loro hanno troppe cose da fare, intenti a salvare l’Italia volando a Washington, Bruxelles, Afghanistan ed Iraq, Torino e Milano; hanno troppe cose da fare perché l’economia va male, i gay da accasare, il drogato da bucare, i neonati da informatizzare, Montezemolo da rassicurare.
Dov’è la legge sul conflitto di interessi? Perché nessuno ne parla? Eppure non mi direte che non è gente loquace! Perché nessuno parla di azzeramento dei vertici RAI dopo che finalmente affiora quello che noi ci siamo sempre detti, ovvero l’estensione del monopolio privato ad uso personale del malavitoso di Arcore?
Dovevano incarcerare il re pappone per scoprire che vespa “cuciva” le trasmissioni addosso a fini? Dovevano spiare le telefonate di un gruppo di vecchi e bavosi maiali per capire che il ladrocinio e il malaffare sedevano nelle più comode poltrone d’Italia?
Ma perché stanno ancora tutti là?
Perché tanto ci siamo noi con il nostro senso di responsabilità, che andremo a votare. Personalmente, come l’altra volta, spenderò una paccata di danaro che nemmeno ho per andare in Sardegna a votare NO. E sarà l’ultima volta dopo di ché farò in mille pezzi la tessera elettorale; dopo Prodi il fucile o meglio ancora la comoda poltrona in prima fila da spettatrice divertita.
Per ora guardo ma ancora non capisco. Non sapevo che l’uomo potesse soffrire di dissenteria cerebrale. Ma è così.
Ci siamo rimasti soltanto noi, e siamo pochi. Siamo quelli delle firme e degli appelli, siamo quelli molto belli, liberi di pensare e persino di dubitare e sospettare. Sospetto infatti che ancora una volta il centro sin….il centrissimo tendente a quasi sinistra sappia, che grazie a noi ancora una volta vincerà gratis. Maggior risultato col minimo sforzo.

Compagni carissimi fate attenzione: questi iniziano a cavalcarci come tanti muli da soma, ma io inizio a fare farina dalle ginocchia.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments: Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?