6.16.2006

 

Peccato che siano solo rutti.


Dunque, finalmente si può fare. Ci ho pensato tutto il giorno ed ora eccomi qua ad esporvi il mio umile pensiero.
Se il governo di centrosinistra dovesse fallire nel tentativo di ripristino della civiltà democratica in Italia, se dovesse fallire l’obbiettivo di una ripresa economica privilegiando le fasce deboli della società, se dovesse risultare incapace di ripristinare la legalità, impedire il ladrocinio, eliminare la mafia dagli organismi di governo e dalle istituzioni, allora noi dovremo valutare l’idea di ricorrere ad altri mezzi anche non democratici, come per esempio una rivoluzione armata.
Risaliremo sulle montagne ed inizieremo una guerra civile che finalmente ci libererà dai leghisti, dai berlusconiani e dai fascisti.
Ovviamente per dovere ed appartenenza sarà mio preciso obbligo recarmi a combattere per la liberazione della mia Patria, la Sardegna, che dovrà essere bonificata dai colonizzatori americani e milanesi berlusconiani. Primi obiettivi da colpire e depredare, ovviamente, le basi NATO, che pure resteranno terra brulla ed incolta, non praticabile se non bonificata dalle bombe inesplose, dall’uranio impoverito e da anni e anni di abominevole martirio.
Secondo obiettivo l’esproprio delle proprietà abusive di silvio berlusconi, non escludendo di riportare a pascolo la tenuta di villa certosa. Soltanto nel periodo post bellico verrà attuata la politica del turismo, con test attitudinali ai quali dovranno sottoporsi i candidati a turista; tali test dovranno certificare il grado di civiltà e conoscenza delle basilari regole di ecologia e convivenza civile dei candidati.
In caso di fallimento della politica di centrosinistra sarà quindi necessario “trovare altre vie”, per esempio un milione di cittadini incazzati che assalteranno simultaneamente la RAI e il Parlamento, evitando esecuzioni sommarie, ma assicurando alla giustizia del popolo tutti coloro che sono ad oggi sospettati di aver depredato l’Italia non solo economicamente ma anche socioculturalmente e moralmente. I processi si terranno in pubblica piazza.
Voterò NO al prossimo referendum, con la speranza che si vinca ancora una volta, l’ennesima volta, contro un’orda di barbari, incivili che condannerei al confino. Mi scuso in anticipo con i compagni calabresi, ma io manderei bossi e calderoli a vivere a Catanzaro, avrei optato per Mamoiada o Orani, ma non posso non tener conto della salvaguardia della fauna della Barbagia. Esseri così immondi, dati in pasto ai cinghiali potrebbero concorrere all’estinzione della specie.
Il criminale piduista verrà arrestato in Sardegna, e soltanto dopo aver eseguito l’esproprio dei beni accumulati in anni di ladrocinio craxiano piduista, verrà cosparso di sale e legato alle rocce rosse di Arbatax. Quando il processo di essiccazione avrà impoverito l’opera del botox e leso irreparabilmente la maestosa opera di chirurgia plastica, sarà condannato ai lavori forzati per la bonifica dell’immenso territorio che va dalle dune di Porto Pino a Capo Teulada, poligono di tiro interforze disseminato di residuati bellici inesplosi.

Cari lavoratori e lavoratrici della DIGOS, se può ruttare bossi in diretta TV posso farlo anche io, bevendomi una Ichnusa, scrivendo sul mio blog.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Sarò al tuo fianco nella "rivoluzione armata".
Ma una volta liberata la Sardegna, dobbiamo tutti trasferirci dalle mie parti per liberare anche la Puglia.
 
Parteciperò (per vetusto ed imperituro affetto) alla liberazione di Putignano, Alberobello e Santeramo in Colle!
:-)
R.
 
Mi impegnerei sicuramente per quanto potremo noi di SIFASI per il territorio di Firenze e Chianti, su questo potresti star sicura!:-)
hai ragione perfettamente: e' il momento di far vedere davvero se questo centrosinistra puo' avere la coerenza e le palle per governare, altrimenti davvero le ns ultime speranze sarebbero carne da macello...
Hasta la R-Esistenza siempre:-P

SI
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?