5.19.2006

 

A sinistra, non s’è capito un cazzo.



Non c’è nulla su cui riflettere, caro Franco (Francesco?) Marini, ci sarebbe solo da prendere atto e comportarsi di conseguenza. Soltanto oggi, una specie di umanoide, probabilmente un androide uscito da qualche laboratorio, renato schifani, dichiarava al senato che il governo Prodi avrebbe rallentato un’ Italia che già galoppava. Verso dove? Verso il baratro non solo economico, ma etico e morale. La riprova si è avuta oggi, con l’indegno spettacolo offerto da una risma di fascistoidi, sdoganati dalla propaganda berlusconiana, che ha leso le fondamenta della nostra democrazia.
Non c’è nulla su cui riflettere per noi. comunisti, che fino ad oggi abbiamo riflettuto, e soltanto grazie alla pesante riflessione siamo rimasti fermi, calmi e siamo persino andati a votare.
Ogni giorno che passa è una nuova ed aberrante sorpresa, che infondo per me tanto sorpresa non è; pacificazione! Mai questo termine m’è stato più odioso. Con chi, cosa e come dovremo pacificarci?
Non so quante volte ho scritto su questo blog, e direttamente a Romano Prodi, che NOI, vogliamo vendetta, e mai come oggi, mi sono sentita nel giusto ad esigere l’azzeramento delle forze fasciste che hanno insudiciato sessanta anni della nostra storia democratica, ma è evidente che non conviene, che non è cosa.
Abbiamo tollerato le strane alleanze, abbiamo tollerato Mastella al ministero, abbiamo persino soprasseduto al binomio Craxi - Intini, roba da vomitare, alla Farnesina, ma non si può e non si deve tollerare il viscido tentativo di ricomposizione di ciò che da tempo è decomposto.
A me importa poco che si sia ancora in campagna elettorale e che quindi sia lecito ancora sputare sulla civiltà, mi importa assai meno che la destra abbia tenuto certi comportamenti per giustificare atti compiuti durante una campagna elettorale tesa alla demonizzazione dei comunisti che tutto sono tranne che comunisti, a me importa che la parte sana degli eletti e del governo Prodi, tiri fuori i coglioni, e presenti il conto a questa feccia fascista.
Noi vogliamo vendetta. Noi siamo stati castrati, martirizzati da un decennio di barbarie berlusconiana, che puzza di mafiosità quando fischia e dileggia uomini (Andreotti o Ciampi) che fino al giorno prima aveva osannato. Noi siamo stati vittime di un sistema mafioso (Moggi è un dilettante) e vogliamo, dobbiamo essere risarciti. Non possiamo e non vogliamo essere spettatori della pacificazione, D’Alema che chiama Fini, Fini che pensa di rispondere, cortesie a Follini, baci in bocca a Baccini.
Pulizia e Morale, Politica. Sono evidentemente concetti troppo alti per questa sinistra che a mio avviso non ha davvero capito un cazzo. Prendete il caso di Di Pietro e della sua moralità a giorni alterni, roba che i democristiani di un tempo erano paccottiglia, e che ne dite di Mastella che sottolinea il discorso di Prodi al senato come “molto moroteo?” Deve essere l’età ma quasi quasi mi aspettavo anche un appunto sulle impressioni dell’area Zac o della “sinistra DC”… (sì esisteva già).
Sta a vedere che ci tocca sperare nel calcio. Ciò che non ha potuto la figa, lo farà il pallone? Mi spiego: Clinton cadde per la figa, non è escluso che berlusconi cada per il pallone, ma non aspettiamoci mai che a farlo cadere sia la vittima che lui ha per primo mietuto, la politica.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Minchia, come sono daccordo.
 
:-D ROTFL :-D
 
Dicono a sinistra che abbiamo avuto il nostro 25 Aprile, che finalmente è tornata la libertà. Abbiamo le piazze da occupare, per esempio, sappiamo dove e da chi andare per farci sentire. Questa volta però lasciando a casa attori, registi, nani e ballerine. Noi donne e uomini liberi, che proprio non ci vogliono stare.
R.
 
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