3.02.2006

 

Che tempi, signora mia...

E’ da un po’ di tempo che la stampa propone notizie sensazionali. Per la serie: “Chi l’avrebbe mai detto?” il Papa è contro l’aborto. La notizia di questa presa di posizione innovativa, se non addirittura rivoluzionaria, da parte del più autorevole esponente della Chiesa cattolica, ha sbalordito un po’ tutti. Si continua con le sorprese quando informano che, contrariamente alle edizioni passate, quest’anno i testi delle canzoni del Festival di Sanremo sono improntati alla banalità più scontata o riportano le polemiche che montano sugli ingaggi pagati agli ospiti.
Vista la tendenza, anche senza scomodarmi a leggere le terzine di Nostradamus o, cosa assai pericolosa di questi tempi, interpretare le viscere degli uccelli, credo di poter azzardare la previsione secondo cui la prossima Miss Italia sarà la classica ragazza della porta accanto.
Poi c’è stato il carnevale: a Viareggio hanno sfilato i carri allegorici mentre a Baghdad hanno sfilato i carri armati. Piccole differenze tra un paese cattolico e uno islamico.
La tensione dovuta all’allarme terrorismo è sempre alta e ieri si è scatenato il panico in un parcheggio di Roma quando un uomo dai caratteristici tratti somatici mediorientali si è vantato della sua automobile in questi termini: “va che è una bomba”. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di appartenere a una cellula di al Qaeda.
Per lo stesso motivo, per qualche ora si è parlato della vicenda documentata con un telefono cellulare grazie al quale è stato filmato il pestaggio di un marocchino da parte di una pattuglia dei carabinieri. I militari, che hanno avuto testimonianze di solidarietà di una parte della cittadinanza, si sono giustificati sostenendo di esser stati aggrediti per primi. A riprova di ciò, uno dei due carabinieri ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari che gli hanno diagnosticato otto giorni di prognosi per le escoriazioni delle nocche.
Intanto, prosegue la campagna elettorale e, a quanto pare, gli ultimi sondaggi che si propongono di monitorare gli orientamenti in vista del voto di Aprile, danno in piccola ma costante rimonta Gesù. Resta tuttavia irrisolto il mistero del perché mai gli affiliati di spicco alla cosca di Forza Italia si definiscano “azzurri” e non “apostoli”. Molti però cominciano a credere che Berlusconi sia veramente il Messia. Altrimenti non si spiegherebbe perché, all’indomani dei fischi indirizzati al premier nella cerimonia di chiusura delle olimpiadi, il Pontefice abbia ammonito: “Basta razzismo negli stadi!”
Che poi sarebbe come a dire che, fuori dallo stadio, ognuno può tranquillamente continuare ad assumere atteggiamenti xenofobi. Ma questa è un’altra storia.
A riprova della santità dello gnomo di Arcore, ci sono varie testimonianze che riferiscono di aver visto la sua effige, riprodotta su un manifesto elettorale di Milano, lacrimare sangue. Un approfondito esame della Curia ha poi stabilito che, effettivamente, si trattava di sangue umano. Per la precisione, sangue di Emilio Fede. Sembra, infatti, che in uno dei frequenti raptus di motus linguis irrefrenabilis (lecchinaggio) cui è soggetto il giornalista, l’eccessivo slancio verso la sacra icona gli abbia causato perdita di equilibrio dinamico con successivo impatto frontale e conseguente copiosa emorragia nasale.Nel frattempo, molti lamentano che la campagna elettorale dei due principali schieramenti si stia svolgendo su una quantità di temi che nulla hanno a che fare con la politica e, tanto meno, con i programmi. A proposito di questi ultimi, dopo il corposo volume che costituisce l’insieme degli intenti del centrosinistra, è stata redatta la risposta del centrodestra: un Bignami di venti pagine in cui si spiega che grazie all’opera del governo, l’economia è ripartita e si specificano i punti necessari a far ripartire l’economia. Qualcosa non quadra: se E’ RIPARTITA, che bisogno c’è di FARLA RIPARTIRE? Un po’ di coerenza esigerebbe che almeno, prima, qualcuno l’avesse fatta ritornare!
dirtyboots

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