2.06.2006

 

Caro Romano ... Esci dalla TV

Caro Romano (perdonami ma insisto),
sempre per via di quella mia mente semplice, incapace di perdersi in ragionamenti troppo complessi quali i pro e i contro delle apparizioni in TV.
Abbiamo tante belle piazze in Italia, e non sono virtuali. Fino a qualche tempo fa, la piazza era per antonomasia il punto di aggregazione, dove ci si incontrava per chiacchierare, per litigare, persino per amare. Oggi, in un’epoca dove tutto è virtuale anche la piazza lo è diventata, perdendo il suo fascinoso carisma.
Memorie lontane riportano l’eco di quella macchina che passava ad intervalli regolari nella strada principale della mia città: “Compagne! Compagni! Cittadine e cittadini… Questa sera alle 18, in piazza Roma parlerà il compagno Enrico Berlinguer, siete invitati a partecipare.” Era inverno e me lo ricordo ancora chiuso in un cappotto nero che sembrava troppo grande per lui, col bavero alzato. Stavo la ad ascoltarlo. Parlava. Diceva il senso delle cose che se pure a noi erano note, assumevano un significato più potente, perché non eravamo noi a raccontarcele, ma era lui a dircele.
Non aveva il truccatore personale, anzi non lottava nemmeno con la sua chioma, nessun regista pagato per non inquadrare le rughe e gli in estetismi di una tardiva blefaroplastica, non aveva tacchi alti; aveva i microfoni, e la sua grande capacità comunicativa.
E’ la terza lettera che ti scrivo, caro Romano, e sento che non sarà l’ultima; ho bisogno di ricordarti che noi esistiamo al di là dell’Auditel, e soprattutto esistiamo a prescindere dalla TV. Gentiloni oggi avvisa: “ O i confronti saranno ad armi pari, o non saranno!” Caro Romano, lascia che NON siano, e torna in piazza. So che è più scomodo, bisogna stare al freddo, nessuna poltrona, nessun bonario padrone di casa e nessun campanello che suona all’improvviso per annunciare l’arrivo della bambolona plastificata di turno o lo psicologo dai capelli di seta, nessun sondaggista, opinionista, tuttologo impegnato, solo gente affamata di politica reale, di futuro e di promesse sostenibili.
Caro Romano, ti rendi conto che noi, cittadini, siamo qua a guardare languidamente al passato, vittime della spazzatura che deturpa le nostre città, le nostre strade e le nostre vite, senza sapere che ne sarà di noi? Siamo bersagliati tutti i giorni dalle domande retoricamente epocali del presidente del consiglio, avvolti dalla tua incolpevole possibilità di replica. Ci si chiede orribilmente “Volete più tasse sulla vostra casa?” Ci si risponde anche: “No grazie!”
Caro Romano, pensa se tu potessi andare in piazza a ricordare alla folla che starebbe a sentirti, che soltanto Bertinotti ha detto che l’ICI sulla prima casa andrebbe abolita. Pensa se tu riuscissi a dire ai cittadini che il taglio dei finanziamenti agli enti locali ha di fatto reso inevitabile ai comuni l’aumento dell’ICI, e che quindi il governo di meno tasse ci ha reso la vita praticamente impossibile. Pensa che volendo, potresti farlo.
La TV caro Romano, da anni ormai racconta un mondo che non esiste, la vita non è un reality show, la fiction è una cosa, la vita è un’altra. Persino i bimbi sanno che il sangue in TV non è sangue, al punto che nemmeno gli innocenti morti in guerra spaventano più un bambino. La TV è solo un elettrodomestico che serve ad uccidere la noia, a sprecare il tempo.
Non entrare in quella scatola, esci e fai in modo che la gente, quella vera, senza l’enfasi delle tre “g” all’inizio, esca insieme a te, perché di ciprie e pomate, di plastiche e lustrini, di silicone e liposuzione, ne abbiamo piene le scatole.
Sebbene io sia comunista, ho abbastanza rispetto per chi crede nei miracoli, quelli veri, e mi urta sapere che c’è un millantatore che racconta quelli che avrebbe fatto lui, restando impunito.
Attendo con ansia di sentir passare l’auto… “Cittadini e cittadine, questa sera in piazza, parleranno Romano Prodi, Fausto Bertinotti, Piero Fassino…” Portate anche Rutelli se proprio dovete, e Mastella… Siamo consci del dovere del sacrificio.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Beh Rita, se questa e' un'idea per un possibile appello, sottoscrivo:-)
hai ragione: sarebbe davvero un qualcosa di incredibilmente utile e pure efficace per Mr. Mortadella:-)

SI
 
E' divertente (la legge del contrappasso!) che proprio io, che rifiuto di avere una TV in casa, debba far notare a te, "ideologa" del mass-media supremo (la TV, appunto), che il detto strumento, ancorchè demoniaco, ha un suo specifico, potente ed ineludibile, in una società di massa...

Saluti!
Nike
 
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