1.31.2005

 

Prova di abilità

Siamo venuti in possesso della prova scritta di Matematica Applicata, valida per l’esame di maturità che dovrà esser sostenuto dagli studenti iscritti presso gli istituti scientifici pubblici.

Test - Data una tempesta di neve che si abbatte su un’autostrada nel Sud d’Italia, esprimere la preferenza per la corretta dimostrazione del Teorema di Lunardi secondo cui “Non è colpa del governo se nevica, ma dei coglioni che si sono fatti sorprendere dalla tormenta”.

a) Quando esco di casa ed intendo utilizzare l’automobile, prima di avviare il motore mi assicuro di avere a portata di mano il giubbotto catarifrangente per la sosta di emergenza. Detto giubbotto deve essere, secondo norma vigente, costituito da materiale ignifugo di colore arancio o giallo indifferentemente e, alla bisogna, gonfiabile in guisa di salvagente. Per ogni evenienza è disposto che il giubbotto sia antiproiettile e commestibile al gusto di caramello. Nelle sue tasche devono obbligatoriamente trovare alloggio: due catene da neve per pneumatici, un lanciarazzi di segnalazione emergenza, quattro razzi Bengala per segnalare la posizione, due razzi Patriot con puntamento satellitare per difendersi dagli Scud di Saddam, tre razioni kappa, un badile tattico per eventuale scavo di bunker antiatomico, una motoslitta a reazione, il disco di Apicella, due copie di “Una storia italiana” di S. Berlusconi (dove la esse puntata sta per “Silvio”), un adesivo votivo con la sacra immagine di S. Berlusconi (dove la esse puntata sta per “San”).
b) Prima di uscire da casa, chiedo sempre un parere sul meteo mandando uno sms a Costantino, se mi risp ke nvc, allr nn esc oppr magar cmb strd
c) Io l’avevo detto a papà che sarebbe stato meglio farmi frequentare un istituto privato...
d) La neve cade perché soggiace alla forza di gravità e, se è “gravità”, è colpa dei governi precedenti!
e) Non è colpa del governo se Lunardi è ministro, ma piuttosto dei coglioni che hanno votato questo governo!

Risposte e giudizio:

a) Bocciato
b) Bcct!
c) Promosso perché pentito
d) Promosso! Ottimo!
e) Congratulazioni: vinci direttamente la Laurea o un dicastero a tua scelta!

Se hai selezionato tutte le risposte, non vale: sei Lunardi!
dirtyboots

 

E' il casino delle libertà.

Durante il ventennio fascista, coloro che rifiutavano di indossare la camicia nera per partecipare alle adunanze del sabato, per ascoltare un gerarca ragliare, venivano condotti in carcere.
Oggi è cambiato, perchè vige il governo del casino delle libertà: si viene arrestati preventivamente prima di un evento importante, come quello della riabilitazione della memoria di Bettino Craxi, morto esule secondo il governo, morto da latitante secondo la legge.
E’ quello che è accaduto a Piero Ricca, condotto preventivamente in questura perchè indesiderato ospite del convegno riparatore. La libertà personale è un optional nel casino delle libertà, eppure un giorno sì e l’altro pure si parla di noi comunisti, portatori sani di “miseria terrore e morte”, pericolosi figuri non ancora estinti, pericolo per questa grande nazione libertaria.
Ma evidentemente non è importante, e poi come ha detto Lunardi, siamo un popolo affetto dalla lamentite. “Nevica? Governo Ladro.” Ci hanno ridotto le tasse, abbiamo le buste paga pesanti (sono acnora in cerca di occupazione n.d.r.) e ci lamentiamo se restiamo tre giorni bloccati su un autostrada! Siamo ingrati, evidentemente.
E che dire di chi per anni si è schierato contro la vile occupazione dell’Iraq, ora che i frutti iniziano a vedersi? Non avevamo capito nulla, ma per fortuna il raglio del premier ci ha erudito: l’Italia costruirà l’elicottero per il presidente degli U.S.A. e questo perchè siamo stati bravi ed abbiamo dimostrato il nostro valore lasciando sul campo una trentina di vittime, eroi dell’economia nazionale. E per chi fosse stato colpevolmente distratto, ieri la democrazia è andata in onda a reti quasi unificate. Ho visto un paese in festa, dove tra aerei caduti e vittime di guerra, a morire sono stati in 36. In Iraq ci sono state le prime libere elezioni; pare vincerà un democraticissimo ayatollah.
Siccome sono malfidata, sospetto che il popolo iracheno passerà dalla padella alla brace, se pure democraticamente.
Perchè la democrazia è importante, e la caduta dei comunismi non può che far bene al mondo. Persino all’Italia che esporterà denaro e tecnologia nell’ex Unione Sovietica. Saranno gli italiani, infatti, a smantellare i sommergibili nucleari. Il primo lo storico “Ottobre Rosso” per il quale, in un angolo della legge finanziaria che tanto bene ha fatto alle nostre tasche, sono stati stanziati 360 milioni di Euro. Se ne occuperà la SOGIN, finanziata dal governo attraverso le nostre tasche (parte delle bollette ENEL rincarate) mentre noi, vetero comunisti disfattisti, dopo i fatti di Scanzano Jonico, ci stiamo ancora chiedendo che fine abbiano fatto le scorie nucleari italiane. Avrebbe potuto aiutarci un giornalista ad avere una risposta, ma è meglio se smettiamo di crederci, almeno per un po’ visti i risultati delle inchieste di Report o l’ultimo esempio di regime del casino delle libertà, ai danni del giornalista Maurizio Torrealta, che da anni si occupa dell’omicidio Alpi Rovatin. La commissione parlamentare di inchiesta non solo ha fatto svolgere una perquisizione nella sua Redazione di Rai news 24, ma anche nel domicilio privato del giornalista, senza scordare di richiederne la “scheda personale” .
Ma in fondo la cosa più preoccupante di questi accadimenti democratici non è la perquisizione, quanto che il Presidente della Commissione parlamentare sia Carlo Taormina.
Basta il nome per dire tutto.
Rita Pani (APOLIDE)

1.28.2005

 

Erection day

E' ormai imminente il giorno delle elezioni in Iraq. E' già stata dichiarata conclusa la campagna elettorale, mentre per chiudere quella militare sembra che ci vorrà ancora un po'. Proprio in queste ore si stanno approntando gli ultimi seggi elettorali e i ribelli sembrano in ritardo con i lavori: non riescono a mitragliare più di cinque seggi per giorno. Alla fine, in un'ottica di ottimizzazione preventiva, al posto delle cabine elettorali saranno allestite direttamente delle bare. C'è ancora molta incertezza sui nominativi dei candidati. L'unica cosa sicura a questo proposito è che Bertinotti parteciperà con una lista indipendente. Nonostante i ritardi dovuti alla stampa delle schede elettorali, resa problematica da una lista di centrosinistra che non ha ancora deciso con quale nome presentarsi, gli americani prevedono una massiccia partecipazione al voto. Tra gli osservatori internazionali, invece, dopo un primo momento di soddisfazione, sussistono crescenti perplessità sull’euforia a cui si sono lasciati andare gli iracheni dopo la messa in onda degli spot elettorali che spiegavano le modalità di esercizio del voto. Gli osservatori, infatti, hanno compreso che molti votanti hanno frainteso la possibilità di esprimere la preferenza apponendo una croce sul nome del candidato, scambiandola con la facoltà di sparargli direttamente. Qualora non si colpisca il candidato, il voto sarà dichiarato nullo. Alla fine, anzichè lo spoglio delle schede, sarà l’autopsia a decretare la composizione del nuovo governo iracheno.A questo proposito, si stanno moltiplicando nel mondo le iniziative che intendono candidare di diritto Bush, Berlusconi e Blair. Sperando, per una volta, in un plebiscito!
dirtyboots

1.27.2005

 

27 gennaio giorno della memoria. Dal 28 tutti liberi di dimenticare.

Il mondo ricorda, leggo sui giornali. Oggi 27 Gennaio è il giorno della memoria, il 28 saremo tutti liberi di scordare ancora.
Auschwitz è esistita, e in essa i morti inceneriti, ed anche l’Italia favorì la deportazione degli Ebrei. Lo ha detto anche fini sconfessando le dichiarazioni di uno dei suoi, che con una spugnetta umida di saliva provava a ripulire un po’ di nefandezza dalla storia modera.
Moderna e post moderna, oserei dire, dal momento che siamo obbligati a ricordare il 27 Gennaio ma a dimenticare tutti gli altri giorni dell’anno, perchè Auschwitz esiste ancora che lo si voglia o no, in ogni paese dove esiste un campo di raccolta di esseri umani, torurati, seviziati ed uccisi nel più totale silenzio, coperto dal vincolo della segretezza che non fa tanto democrazia.
Cos’è Guantanamo oggi? Una Auschwitz dove forse non si inceneriscono i detenuti, ma è difficile dire se essi muoiano in seguito a torture e violenze, perchè non si sa nemmeno chi e quanti ci siano dentro.
Se si avesse memoria non si dovrebbe dedicarle un giorno dell’anno. La memoria o la si possiede oppure no, e per questo tipo di memoria non credo serva il Gingseng o il fosforo. Basterebbe insegnare la storia, ma quella vera, non quella revisionata dai testi della scuola CEPU morattiana.
Dovremo imparare dagli indiani d’America, sederci e raccontare quello che abbiamo avuto la fortuna di imparare, o di ascoltare, perchè il tempo passa e spazza le vite di chi la storia l’ha vissuta.
Ho letto che domani il revisionista di Arcore sarà ad Auschwitz e mi chiedo perchè? Forse perchè il mondo è obbligato a ricordare e magari alla fine ci sarà anche un rinfresco. Che ci va a fare questo governo ad Auschwitz dopo che ha tagliato i fondi dell’ANPI? Dopo che equiparato i reduci della Repubblica di Salò ai reduci della guerra?
Che differenza c’è tra il genocidio di Auschwitz e il genocidio del terzo e quarto mondo? Che differenza c’è tra l’antisemitismo e la caccia all’islamico? Nessuno, tranne che per uno si ratifica la giornata del siparietto, per le altre Auschwitz esiste la regola del silenzio.
Qualche giorno fa i rappresentati del nuovo partito neo nazista regolarmente eletto ha lasciato l’aula del parlamento europeo per non dover essere costretto a partecipare alla commemmorazione dei morti per nazismo. In Italia c’è gente che va per strada con i cartelli con su scritto in padano “ Fuori l’Islam dalla Padania”, Forza Nuova candida suoi esponenti nel nuovo vecchissimo partito della mussolini, La American Civil Liberties Union, organizzazione americana per i diritti civili, ha ottenuto documenti che denunciano sistematiche violenze e abusi contro iracheni detenuti dalle forze americane in Iraq.
Per fortuna io, mi ricordo. Me lo hanno insegnato.
Rita Pani (APOLIDE)


1.25.2005

 

Non lamentatevi del Digitale terrestre: è GRATIS!

Non mi lascio andare tanto facilmente, ma ammetto, a volte mi sfiora l’orgasmo cosmico. Plurimo.

Vi ricordate quando il ridicolo ministro gasparri pontificava sull’assoluta assenza di profitto del premier, riguardo al digitale terrestre?
Erano bei tempi e l’idiota di turno correva a comprare la scatola magica. Finalmente si poteva fare clic sul telecomando ed era GRATIS. Poi i contributi dello stato, quindi l’idiota correva ancora più veloce ad impossessarsi della magic box.
Per mesi la gente ha mosso l’economia del proprietario di Mediaset, casualmente presidente del consiglio, acquistando lo straordinario prodotto che ha bivaccato inutile e non funzionante accanto al televisore di casa per mesi, ed io pensavo ai racconti di mio papà, del primo televisore che entrava nelle case, coperto da un centrino fatto a mano, spolverato tutti i giorni dopo la statua di Santa Barbara.
Ma il GRATIS è durato poco ed ecco il giorno fatale, quello da segnare sul mio personalissimo calendario dei giorni fausti “Sabato 22 Gennaio 2005”. La scatola magica non era più gratis, e per avere merce, l’idiota doveva far vedere cammello. 3 miserissimi euro contro una partita. Oppure 10 euro per altra partita. Insomma le aste, le offerte, le promozioni, la pubblicità, la data storica, annunciata sempre dal ridicolo ministro gasparri che più che ministro, alla conferenza stampa dell’annunciazione, sembrava un promoter... “Accattatevillo!”
Scusate se godo, ma.... Non si vede una mazza nella maggior parte dei televisori “aggiornati” e peggio, a volte si vede a scatti, a volte il segnale va e viene, oppure righe, distorsioni di immagine; in qualche caso. Nulla.
Eh!

Ma sempre facendo ricorso alla memoria ho ricordato il precedente avvento della tv a pagamento importata in Italia sempre dal solito maneggione di Arcore. Vendevano i decoder per accedere a programmi di un certo livello della pay TV, loro trasmettevano film criptati in prima visione, ma ogni tanto ci scappavano anche i pornazzi al punto che, tutte le piccole televisioni dell’epoca si accodaraono alla truffa, solo che loro, in teoria trasmettevano davvero solo squallidissimi film dalla trama secondaria.
Si vendevano queste scatolette metalliche, i decoder, a 100 mila lire l’una. Di norma non funzionavano mai, ma i soldi non si potevano restituire. Si rimandava al problema tecnico di trasmissione o di ricezione... E quando funzionava il film era sempre lo stesso, talmente consumato che l’attore protagonista sembrava ogni giorno più sfatto, e le pornodive sempre più annoiate.
Una volta trovai Luigi, un mio amico, che guardava lo schermo scuro, innevato, con delle macchie che come fantasmi lasciavano immaginare un documentario dei fratelli Lumiere...
“Che guardi?”
“E’ un film porno criptato”
“Ma non si vede una mazza...”
“Sì, guarda...” E indicava col dito una sorta di arto di fantasma. Poi mi spiegò che sie era allenato, toglieva il colore, giocava col contrasto e la luce e riusciva ad immaginare....

Su! Fate come Luigi, immaginate! Basta lamentarvi del digitale terrestre... Tanto è GRATIS.
Rita Pani (APOLIDE)

1.24.2005

 

Qualcuno ricorda i 4 militari italiani...?

C’è sempre un momento al quale si dovrebbe fare ricorso alla memoria, ma spesso il nostro pensiero è subdolamente pilotato altrove, verso il nulla, verso situazioni di palese imbecillità che tuttavia riescono ad impegnare parlatori di ogni genere e grado.
Questo è il momento in cui io ricorro alla memoria -grazie a Mario- che segnala l’articolo di Giovanni Mandorino:

Quattro militari italiani disobbediscono e rifiutano di guidare elicotteri-carretta
Il Corriere della sera, il Manifesto e Liberazione ci hanno messo al corrente di un fatto interessante: il rifiuto di alcuni piloti di elicottero dell'esercito italiano di condurre i loro elicotteri nei cieli iracheni.L'episodio è avvenuto il 2 dicembre 2003 ma è venuto alla nostra conoscenza solo il 5 marzo 2004 con oltre 3 mesi di ritardo, e anche su questo ci sarebbe molto da dire. (LEGGI TUTTO)

Il ministro della guerra Martino, che come è uso si scrolla di dosso ogni responsabilità, dichiarando di non aver mai impedito che venissero mandati mezzi blindati (Mangusta) in Iraq, ed ovviamente passa alle querele contro Repubblica che aveva avuto un ritorno di memoria.
Il Presidente della Repubblica Ciampi fa il suo mestiere, consola e poggia le mani sulle bare, e il popolo? Piange a tele-comando, pianto on- pianto off, finendo per sepellire questi morti, tutti i morti, almeno due volte, sotto terra e poi nell’oblio.

Il popolo di Internet poi fa caso a se, quasi un esempio da studiare se, se ne sentisse realmente il bisogno; si parte dai mille “Ciao Simone!” alle poesie dedicate, ci si impiastra di retorica e lacrimose frasi preconfezionate, con pensieri di vicinanza (a debita distanza) alla giovane vedova e alla bimba, alla famiglia.
E si torna al problema reale. Che ci fa l’Italia in guerra? La pace. Questo almeno nell’essenza delle notizie che filtrate ci vengono donate... “Missione di pace!”
D’altronde il vostro premier è stato chiaro. “Noi resteremo in Iraq anche dopo le elezioni”.
E allora bisognerebbe dirlo, per Simone e per chi come lui lavora sotto questi padroni: “Ciao Simone, ci spiace, ma le commesse delle imprese italiane per una futura ricostruzione del paese distrutto dagli avvoltoi del petrolio, valgono molto di più della tua vita e di tutti gli altri come te.”

Stride? Probabile, ma è la triste verità, ed ogni tanto bisognerebbe dirsela, almeno tra noi, per non rischiare di diventare come chi, mentre si parla (per finta naturalmente) di ritorno al nucleare, di ambiente, di smog, di miseria, terrore e morte, riesce a fare titoli come questo, copiato in immagine.
Rita Pani (APOLIDE)

1.21.2005

 

Questo povero, piccolo gregge di italioti annichiliti.

Che ci inventiamo oggi?
La Lecciso a cena ha avuto l’effetto di una peperonata digerita in ritardo ma scordata, nessun effetto collaterale, quindi come occupare le pagine dei giornali?
Il ritorno al nucleare. Bella trovata, davvero. Sondaggi, opinioni, forum appositi sui giornali on line, ed il resto se ne va, avvolto da una nube tossica virtuale, creata ad arte; per esempio la legge contro il falso in bilancio, alleggerita ancora. Nei telegiornali nessun rilievo all’aumento delle tasse governative, che andranno a coprire l’abbassamento delle tasse sue. Il digitale terrestre diventa una festa, e nessuno che si indigni per l’ulteriore arricchimento del presidente del Milan, scusate, del Consiglio.
Il ritorno al nucleare, da ottenere in almeno altre due legislazioni.
Ho letto di tutto, persino del “grandissimo risparmio” che l’Italia avrebbe per la riduzione dei costi di approvigionamento dell’energia primaria. Ho letto persino che, “dal momento che le centrali potrebbero scoppiare in un Francia così vicina, perchè non averle in Italia?”
Non sapevo che l’Italia fosse un grande paese produttore di Uranio, ero rimasta alla Liberia e al Niger, alla loro fame, e alle loro guerre.
Ero rimasta anche al fatto che l’Italia ad oggi non abbia ancora smaltito le scorie che abbiamo a due metri da casa, ed ho anche rifletturo sul fatto che la Francia è vicina e che sarebbe come dire che siccome qualcuno potrebbe ammazzarci tutti, meglio sarebbe suicidarsi.
Servirebbero quindi due legislazioni, che tradotto vuol dire 10 anni di governo mafio/affarista/piduista per riportarci indietro ai tempi in cui, con i morti di Chernobyl nel cuore, andammo a votare per dire no al nucleare.
Ma che problema c’è?
Nessun problema, si avvicinano le elezioni ed il grafomane di Arcore decide di scriverci ancora una volta, spedendo le missive, ovviamente, a spese nostre.
Ci inviterà ad assumere farmaci a basso costo, e solo in caso di estrema necessità, e ci dirà che è per il nostro bene, senza spiegarci come mai, lui e i suoi, vadano a curarsi in Svizzera.
Ci inviterà a far risparmiare il SSN senza dirci che, per esempio, una delle più gravi accuse a Cuffaro, in Sicilia, derivano proprio dal saccheggio del Servizio Sanitario Nazionale.
E che dire dello spottone della donazione a Don Gelmini?
Ha promesso, svariati milioni di Euro di beneficienza, chissà che un domani il povero prete non debba andare a Striscia la notizia per rivendicare quanto promesso dal bugiardo di Arcore...

Penso che serviranno molte più di due legislature per ridare al nostro paese la P maiuscola, ed inizio a disperare.
Rita Pani (APOLIDE)

1.20.2005

 

Minority Report

Se anche tu, come noi, sei contro questa minoranza di criminali che storicamente ha prodotto solo lutti e miseria, aiutaci a dire di no!

Se anche tu, come noi, pensi che questa minoranza di malfattori cerca da sempre di insidiare il potere dello Stato minando le istituzioni, aiutaci a dire di no!

Se anche tu, come noi, costituisci la parte sana della Nazione, quella parte che sostiene l’economia e lo sviluppo con il proprio lavoro combattendo ogni giorno questa minoranza di delinquenti, aiutaci a dire di no!

Se anche tu, come noi, non ti fai intimidire da questa minoranza di banditi che discredita e infanga il nostro Paese, aiutaci a dire di no!

Se anche tu, come noi, trovi ignobile dover assistere a spettacoli televisivi vergognosi in cui ospitano soggetti apertamente schierati con questa minoranza di criminali, aiutaci a dire di no!

Se anche tu sei come noi, aiutaci a dire di no: sostieni attivamente la mafia nella sua lotta contro i giudici e la stampa comunista donando un euro via sms al numero 4141 (o 41 bis, se preferisci). Così facendo, sottoscriverai la tua affiliazione ad una cosca a scelta e riceverai un simpatico sms che ti aggiornerà sulle attività di Cosa Nostra. Inoltre, solo per te, in esclusiva, una collezione di accattivanti suonerie e gadget: ad esempio, componendo il 4141 e digitando “dellutri” riceverai “Attenti alla lupara” mentre, se invii uno sms allo stesso numero, ma con scritto “cuffaro” il tuo cellulare si avvarrà automaticamente della facoltà di non rispondere e richiederà la presenza di un avvocato.

E ricorda sempre che, in questo Paese, non siamo tutti mafiosi!

Purtroppo.
dirtyboots

 

LECCISO E VENIER MINISTRE?

Son qua che rido, come se fossi stata a cena con Mel Brooks.
Rido, non mi è rimasto molto da fare.
E’ l’intestazione di questa immagine rubata da Repubblica che mi fa ridere.
Quella banda rossa.... POLITICA.....




Ma se questa è politica, mi sono detta, ci deve essere un perchè e alla fine l’ho trovato.
Ci deve essere tensione nel governo, e almeno due ministri questa sera stano tremando, i sottosegretari devono essere nervosi.
Un vertice nella notte a palazzo Grazioli? Si sa bene che questo governo fa le riunioni più roventi la notte e a cena, le diatribe più pulsanti sono state risolte a cena. I nodi più intricati sono stati dipanati a cena.
La cena per quel nano non sono mai semplici cene, ma sempre gravosi impegni di lavoro, prontamente raccontanti il giorno dopo da Emilio Fede.
Tremonti fu licenziato a cena, Fini fu promosso a cena, Scaiola fu digerito a cena...
Sì, si va a cena da semplici vip e si esce...
Ministro dell’istruzione? Ministro ai beni culturali? Ministro per l’economia? Ministro per l’ambiente?
E brava anche Repubblica! Se questa è politica, non oso pensare cosa diventerà il gossip.
.... GRAZIE! Grazie di cuore a tutti quei coglioni che votando per questi idioti hanno reso possibile tutto questo!
RITA PANI (Cittadina onoraria del Burkina Faso)


1.19.2005

 

Cuffaro in TV

Detesto citarmi o dover dire “Io l’avevo detto!” Ma, io l’avevo detto. Attendevo la smentita a proposito di miseria, terrore e morte, ed è arrivata! Stavolta non si è frainteso e nemmeno non si è capito, peggio, è stato calunniato dalla solita stampa comunista, miserabile e terrorista.
Se fossimo stati in un paese normale, avremmo ricevuto anche la smentita di Totò, no, non Riina, Cuffaro, ma così non è stato, anzi, la bella faccia della mafia è stata ospite dei teleschermi d iRAI 3 per ben due volte, ieri.
La prima a Blob dove un allora giovane piciotto, ospite della memorabile staffetta televisiva, tra Santoro e Costanzo, inveiva contro il giornalismo mafioso al quale aveva assistito, accusando l’allora vivo Giudice Giovanni Falcone d’essere corrotto, e manipolatore di pentiti.
Il giovane cuffaro, difendeva, con la bava alla bocca, tutta la classe dirigente politica della buona democrazia cristiana dell’epoca, e soprattutto l’ex ministro Mannino, poi condannato a 5 anni e 4 mesi per associazione mafiosa.
La seconda apparizione è stata a Primo Piano, dove un Cuffaro di Forza Italia, vestito con la camicia celeste di Forza Italia, occhiali alla moda di Forza Italia, rivendicava e pretendeva una corretta informazione sulle condizioni della sua (ed immagino davvero solo sua e non dei siciliani) Sicilia.
Non siamo in un paese normale (ed è per questo che io sono apolide) perchè non basterebbe che oggi Cuffaro smentisse le sue stesse affermazioni; ci vorrebbe molto di più, per esempio la totale sconfessione da parte della dirigenza del partito che lo ha candidato, ci vorrebbero le sue dimissioni dal momento che è stato rinviato a giudizio per associazione mafiosa, e davvero non si sente il bisogno che i giornalisti Vergara e Masotti prestino la loro opera per favorire la propaganda della mafia, anche perchè, se non erro, dovrebbe essere un reato.
Già ma è difficile oggi in Italia stabilire cosa sia *normale* e cosa non lo sia, perchè ragionando un po’ se l’Italia fosse stato un paese normale, molta gente non avrebbe nemmeno potuto avvicinarsi ad un seggio elettorale, invece ha potuto candidarsi e persino vincere le elezioni, diventare senatore o *governatore* essere condannato a 9 anni di galera ed essere ancora senatore ed eurodeputato.
Se solo l’Italia (la Sicilia in questo caso) avesse avuto memoria, al momento della X sulla scheda elettorale, avrebbe ricordato un grasso giovane, sudato e sbavante, che una decina di anni prima con un microfono in mano dava dell’infame a Giovanni Falcone, dei mafiosi ai giornalisti, al fratello di Peppino Impastato.
Ma non viviamo in una pese normale.
Rita Pani (APOLIDE)


 

Dopodomani al cinema

Rambo, il popolare eroe cinematografico, sta per tornare: Sylvester Stallone, ormai alla soglia dei sessant’anni, ha deciso di interpretare per la quarta volta l’eroico reduce del Vietnam. Ora, sebbene molto sia già trapelato sulla regia e parte del cast, è ancora segreta la trama del film. All’inizio, si era pensato di farlo combattere contro Osama bin Laden, ma poi gli sceneggiatori hanno riconsiderato l’idea, reputando poco opportuno che un film d’azione somigliasse ad una rissosa disputa per un posto nella fila all’ufficio postale tra due anziani.
Ecco allora, in anteprima, titoli e trame della prossima pellicola e delle probabili successive:

Rambo IV - Enduring War. Il nostro eroe è inviato in missione a Baghdad, in qualità di osservatore internazionale durante le elezioni. Purtroppo però, nel paese sono ancora attivi alcuni nuclei di terroristi poco avvezzi alla democrazia. Questi decidono di assaltare proprio il convoglio che trasporta gli osservatori dall’albergo ai seggi, in modo da boicottare le elezioni. Al primo tentativo, i terroristi saltano sul camion di coda e cominciano a sparare all’impazzata facendo strage di Tavor. Si scopre, infatti, che su quel mezzo viaggiavano le scorte di Stallone. Fallito l’agguato, il commando pianifica un nuovo attentato, progettando un’azione suicida nel palazzo dove i diplomatici stanno svolgendo le loro attività. I kamikaze riescono a penetrare nella costruzione, ma sono eroicamente respinti da Rambo che, in un drammatico a corpo a corpo, li neutralizza a colpi di pannolone. Il capo dei terroristi cerca allora di fuggire ma, in un crescendo di effetti speciali, Rambo lo soffoca con il Cukident della propria dentiera. Segue il classico pistolotto infarcito di retorica patriottica solo che, senza dentiera, sembra la pubblicità con il Mahatma Gandhi, che non si capisce una mazzancolla. Gli iracheni lo mandano a cagare all’unisono, ma l’apparecchio acustico di Rambo è spento e lui, commosso, ringrazia.

Rambo V – Missione Epocale. Rambo è convocato d’urgenza da Colin Powell ma, quando sono l’uno di fronte all’altro, Rambo ha un problema di cataratte, perciò scambia Colin Powell per Mister T, suo avversario in “Rocky III”. Powell taglia corto e, dopo avergli donato, come portafortuna, le figurine delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, comunica a Rambo che dovrà recarsi immediatamente in missione in Iran con il compito di destituire la dittatura locale. Rambo accetta l’incarico di buon grado ma, giunto in prossimità delle Alpi, perde l’orientamento a causa di una fitta nebbia e si ritrova davanti a Palazzo Chigi nel bel mezzo di una tumultuosa manifestazione di protesta dei pensionati. A seguito dei tafferugli che ne scaturiscono, Rambo è arrestato dalla Digos e tradotto in questura, dove si pente. Berlusconi, venuto a conoscenza dei fatti, gli concede la grazia e Costanzo lo invita a partecipare a Buona Domenica nel ruolo di caso umano. Rambo decide di prendere tempo ed asseconda la richiesta: sa bene che ha una missione da compiere. Solo che non rammenta quale, dato che sono già diverse ore che non assume le pasticche contro l’alzheimer. Nel dubbio, l’eroico berretto verde decide che è giunto il momento di passare all’azione e, brandito il pugnale atomico multiuso con vernice metallizzata, climatizzatore e cerchi in lega, squarta Costanzo. Con gran sorpresa, tutti si rendono conto che, in realtà, Costanzo è la custodia di Berlusconi. Intanto Rambo ha squartato anche Maria De Filippi, scoprendo che è la custodia di Tremonti il quale, a sua discolpa, asserisce che quello è l’unico modo per lui di esternare il suo lato maschile. Berlusconi, vistosi perduto, preferisce suicidarsi ingerendo il Minoxidil che si era fatto incapsulare in un molare. Per sincerarsi della fine del dittatore, Rambo lo colpisce violentemente a più riprese con il treppiede della mitragliatrice. Tremonti chiede pietà ma, per sua sfortuna, utilizza tutte parole che contengono la lettera erre come “scongiuro” e “perdonami”. Pensando di esser preso in giro come quando interpretava Buby, il nostro eroe strangola Tremonti gonfiando il manicotto dello sfigmomanometro dopo averglielo applicato al collo. Davanti alle telecamere, Rambo improvvisa il solito pistolotto retorico patriottico ma il regista manda i consigli per gli acquisti.
dirtybooys

1.18.2005

 

SCANDALO! LA TV PARLA DI MAFIA

Vi invito alla lettura dell’articolo di Curzio Maltese su Repubblica.

Il presidente della Regione Sicilia, dopo la trasmissione Report, di cui parlavo ieri, ha chiesto in base alle norme sulla par condicio una trasmissione *riparatrice* da trasmettersi su RAI 2; chi sarà ospite in studio? I biglietti dattiloscritti di Provenzano, due signori di spalle e resi irriconoscibili, Cuffaro e Dell’Utri in rappresentanza del Governo?

No, non viene da ridere dinnanzi all’ennesima anomalia italica, c’è solo da chiedersi cosa stia rimanendo del giornalismo, della dignità personale, e quale sarà il limite massino di sopportazione. In fondo sarebbe già stata grave l’altra anomalia e cioè quella che porta un Presidente di Regione indagato per mafia, non solo a non dimettersi dalla carica, in attesa di poter spiegare la sua posizione, ma peggio a protestare per una trasmissione televisiva che, a suo dire, lede l’immagine della sua terra.
Ma basterebbe ricordare che Dell’Utri, co fondatore di FI è stato condannato per concorso esterno ad associazione mafiosa a nove anni di galera, ed è ancora senatore ed europarlamentare, per capire che il termine anomalia è stato cancellato dai dizionari della lingua italiana.

E credo anche il termine VERGOGNA.

Rita Pani (orgogliosamente APOLIDE)


1.17.2005

 

Ha interrotto la terapia di prozac?

Temevo fosse un lunedì normale, uno di quelli che seguono le nebbie del fine settimana, la neve e il gelo, che ribatte a gran voce sui giornali la necessità della moviola in campo.
E’ bastato che il fallocefalo di Arcore interrompesse per qualche ora la terapia di prozac per riavere un po’ di poltica sui titoli cubitali.
Mi spiace il bisogno di ironizzare, ma che ci è rimasto da fare?
Sarà miseria, terrore e morte...” con la sinistra in Italia, come in quei paesi dove governa ... Il comunismo.” E’ doveroso ironizzare, perchè è comprensibile come sia impraticabile la logica di fronte a tanta idiozia.
I meno attenti non avranno notato, infatti, il primo caso di autocensura della stampa di propaganda di Arcore; nemmeno il tg4 dell’animale domestico ha avuto il coraggio di riportare la notizia testualmente. Ed ha preferito aprire con "BERLUSCONI RISPONDE all’opposizione:con voi il paese prederebbe stabilità interna e credibilità anche all’estero." Se nemmeno fede ha il coraggio di riportare testualmente la schizoide esternazione, allora vuol dire che il livello del guano che ci ricopre ha iniziato a rompere gli argini.
E’ strano che ancora nessuno abbia detto che il premier cerebroleso è stato frainteso, oppure era confuso, o che la stampa comunista ha travisato le sue illuminate parole, ma c’è ancora tempo, ed io attendo fiduciosa.
Volevo un lunedì normale, uno di quelli classici, con la problematica della moviola in campo, un arbitro di calcio messo in croce, una rivolta in uno stadio, invece no. Perchè non è stato un fine settima normale, a parte la nebbia al nord e la neve al sud, c’era anche un po’ di smog e sabato sera, in prima serata, per una svista è andata in onda una puntata di Report; una mirabile inchiesta (non se ne vedevano da tempo) sulla mafia. Era così ben fatta che, con i miei commensali, attendevo l’oscuramento del video da un momento all’altro. Questo non è accaduto ed ovviamente ora qualcuno ne pagherà le conseguenze perchè la mafia, si sa, non accetta queste cose ed in realtà non si è fatta nemmeno attendere.
Questa mattina la mafia è insorta [Virgilio News] con due interventi mirati, di Alfano (Forza Italia) e Cuffaro (UDC).
Il primo si conclude con : "Se questo è il giornalismo d'inchiesta - osserva Alfano -, bisogna davvero chiedersi cosa sia il giornalismo e cosa voglia dire oggi fare inchieste: banalità, luoghi comuni, falsità e grossolanità d'analisi hanno dato vita più che ad un buon prodotto giornalistico ad un 'fumettone' noioso, nocivo alla Sicilia e non alla mafia".
Il secondo invece inizia con una minaccia di stampo mafioso degna dello stesso Cuffaro: "La Sicilia non tollererà oltre. Qualcuno sarà chiamato a rispondere, nelle forme di legge, di questo devastante danno d'immagine prodotto alla nostra isola".

Noi sappiamo bene cos’è il giornalismo, e sappiamo bene come funzionano invece i giornali e la tv. Ormai sappiamo bene del regime, della censura, delle liste di proscrizione, della miseria che ci avvolge da sembrare carestia, del terrore che attanaglia l’Italiano che non riesce più a sopravvivere. Sappiamo troppo e forse è questo il problema.

Ma come ha detto Totò Riina ... “Queste sono tutte invenzioni dei comunisti, come il giornalista Lacchi (Arlacchi n.d.r.) o Caselle da Palermo (Caselli n.d.r.)”
... Ma non lo dice solo Riina ...

Rita Pani (APOLIDE)

1.15.2005

 

Etciù! Salute! Grazie, no.

Tutankhamon, il celeberrimo faraone egiziano, ha dovuto attendere oltre tremila anni per potersi fare una Tac. L’incredibile episodio di mala sanità ha visibilmente scosso il ministro per la Salute, Sirchia, che solo pochi giorni prima aveva emanato la legge che proibisce di fumare il tabacco nei locali pubblici. Interpellato sull’argomento, ha dichiarato: “Escludo nella maniera più categorica che, qui da noi, certi episodi possano accadere. Soprattutto ora che ho in mente di istituire il divieto di fumare i superalcolici!”.
Nel contempo, uno studio epidemiologico ha evidenziato che, in Italia, sono circa diecimila i morti all’anno a causa dello smog. Il ministro Sirchia, noto anche per aver istituzionalizzato il divieto di fumare i patentini per i cani, è corso immediatamente ai ripari e sta elaborando un severo decreto che sancirà il divieto di fumare le automobili.
A conclusione di un anno denso di avvenimenti e riforme, in occasione della pronuncia della Consulta circa l’ammissibilità dei referendum abrogativi sulla fecondazione medicalmente assistita, il ministro Sirchia ha ritenuto doveroso puntualizzare che per lui la vita è sacra. Perciò, sempre e comunque, si batterà affinché venga approvata la legge contro i fumatori di embrioni umani in provetta. Ha poi ribadito l’impegno di questa amministrazione nella tutela delle fasce deboli rammentando, in particolare, la sua campagna di informazione tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di introdurre finalmente il divieto di fumare gli anziani. Ha quindi aggiunto che, negli intenti del dicastero da lui amministrato, analoga attenzione verrà dedicata al problema dell’obesità, che si pensa di contrastare con successo grazie all’introduzione del divieto di fumare trigliceridi.
dirtyboots

1.14.2005

 

Non riesci a fare la cacca?

C’è un rimedio per tutto, d’altronde lo diceva anche mia nonna, solo che lei era antica ed ancora naturale. Pensavo anche di aver imparato qualcosa avendo avuto due splendide figlie, per cui in periodo di stitichezza risolvevo con le pere mature, mentre in periodi di abbondanza, mi affidavo alle limonate o al riso molto cotto e molto liquido.
Ma nonna mi ha lasciato, purtroppo e alle nuove generazioni non è rimasto nulla da fare se non affidarsi alla pubblicità, quindi:
Non riesci a fare la cacca?
Ma come sono antica, anche io!
Il tuo transito intestinale è (... ingorgato.... bloccato.....irregolare) ecco! Irregolare? Basterà mangiare le giuste fibre a colazione ed entro 15 giorni il semaforo sarà nuovamente verde.
Probabilmente sarà verde anche quello che entrerà in bagno dopo di te, ma per fortuna, la mamma, ha trovato la nuova invenzione che basta cliccarla e non dovrai nemmeno turarti il naso. Se sei uno sfortunato possessore di pozzo nero, i tuoi nanetti da giardino non verranno a bussare alla porta, per dirti che c’è puzza, puzza, puzza, che puzza, ma saranno svenuti 10 metri prime della porta, lunghi, lunghi, sul viale.
Se invece stamattina il traffico scorreva veloce nel tuo intestino, e quindi ti sei svegliata con la diarrea, basterà un’altra pillola magica per fartene scordare.
Mi ricordo che nonna, quando avevo il raffreddore, mi metteva nel suo letto, con una coperta Lanerossi a quadri blu e arancioni, col bordo di raso e mi portava le spremute d’arancia e le carote lesse condite col limone. Poi mi faceva le mele cotte e si rassicurava che io avessi ai piedi le calze di lana che aveva fatto lei, con la lana morbida e (scusami nonna) di un orribile colore verdino. Coccole e riposo.
Oggi, sarebbe stata fatica sprecata...basta un po’ d’ acuqcaldaperfavore, e si va al cinema, oppure opporre una scatolina al mentolo davanti alla saliva di chi, come vuole la buona educazione ti starnutisce in faccia, mentre esci dall’ascensore. Se poi sei fesso, ti bevi un intruglio verde che ti costringe ad uscire di casa per portare i bambini in piscina (a beccarsi il raffreddore), e se il vostro collega di stanza, o vostro marito, o la vostra ragazza è diventata di cartone ... Bhè è certamente indietro coi tempi come me. Stanno a letto a vegetare e si soffiano il naso, ingurgitando al massimo del comunissimo paracetamolo.
E che dire della texture della pelle? Le donne di una volta usavano pizziccarsi un po’ le guance, oppure d’inverno, stare accanto al caminetto. Il sano rubicondo era beltà assicurata, al limite si aggiungeva un po’ di rossetto.
Oggi invece, finalmente, è stato creato il primo fondo tinta che si adatta perfettamente alla texture della pelle, che non ho capito che cazzo vuol dire, ma ci voglio credere sulla parola.
Ora siccome non sto molto bene, saluto, ma prima voglio ricordarvi che dopo aver dato adito al transito intestinale (dopo aver fatto la cacca) è meglio usare della carta igienica con della vera aloe verde. Diffidate dai rotoloni più lunghi che non si sa mai, potrebbero innamorarsi di una rotola di carta igienica e sfuggirvi per inseguirla, proprio nel momento del bisogno.
Bisogno? Del transito!
Rita Pani (APOLIDE)

1.11.2005

 

E le stelle stanno a guardare

Continua senza soste la guerra al terrore: dopo aver preventivamente spianato la strada ai re Magi bombardando l'Afghanistan e l'Iraq, gli americani si apprestano a colpire la stella cometa che, ignorando tutte le preventive intimazioni di una resa senza condizioni, continua imperterrita a mantenere una rotta ad oltre cento milioni di chilometri dal nostro pianeta, rendendo irrealizzabile il presepe nella Casa Bianca. Grazie ad una navicella spaziale appositamente costruita, verrà sparato un proiettile che le farà un bel buco proprio nel mezzo, così sarà anche più facile appenderla sulla capanna del bambinello.
Berlusconi, come rappresentante della prima potenza mondiale di costruttori di presepi, ha già dichiarato il proprio sostegno all'iniziativa, nell' ottica di un rinnovato impegno di cooperazione tra la prima potenza di
finanza creativa del mondo e Bush.
Tra le scadenze imminenti nell'agenda del presidente americano, ci sono finalmente le elezioni in Iraq che erano state preventivamente pianificate più o meno il giorno prima dell'attacco di Al Qaeda alle Twin Towers. Queste elezioni, fortemente volute dall'amministrazione statunitense, permetteranno a Bush di svincolare abbastanza uomini e mezzi da poter perseguire il successivo passo di guerra preventiva al terrore. Guerra su
cui, peraltro, Berlusconi ha già espresso la sua approvazione garantendo agli americani la fattiva collaborazione della più grande potenza militare italiana del mondo. Successivamente, Bush si è detto addolorato per l' elevato numero di vittime provocato dal maremoto nel sud dell'Asia e ha promesso che devolverà in aiuti tutti gli introiti dei diritti televisivi del prossimo conflitto preventivo. Cotanta sensibilità benefattrice ha profondamente scosso l'animo sensibile di Berlusconi che, in qualità di presidente della più grande potenza di scrittori di messaggini del mondo, ha immediatamente esternato al presidente americano la sua solidarietà sottolineandone al contempo la comunione d'intenti donando alla causa un
euro con un sms.
Al presidente americano ha fatto eco l'appello del Sommo Pontefice, che ha fissato le quattro priorità per l'anno appena iniziato: vita, pane, pace e libertà. Berlusconi, in forza della sua carica di presidente della maggiore potenza mondiale di cittadini italiani, ha rilevato che questi quattro obiettivi, lui, non solo li ha già raggiunti da tempo, ma li ha addirittura superati, potendosi permettere di girare a piede libero, nonostante ci sia anche chi gira a treppiede libero. Pertanto, si candiderà nuovamente alla scadenza naturale del mandato puntando alla riconferma di presidente della più grande potenza mondiale di minchioni.
dirtyboots

1.10.2005

 

Sirchia? Che vada a ...

Primi effetti della legge anti fumo: il miracolo.
Sì perchè la prima multa è stata elevata a Napoli, dove si continua ad andare in tre su un motorino e regolarmente senza casco, ma è vietatissimo fumare.
La prima multa alle 00.01 e poco importa che faccia almeno sorridere il titolo che ho letto: “A Napoli i vigili urbani più zelanti”. Siamo in Italia.
Iniziano a sparire i morti dell’Asia dai giornali, appena per un po’ coperti dai morti del treno e siccome ormai abbiamo stabilito il nostro bisogno di morti quotidiani ne riesumo 14 dell’altro giorno.
So che non è merce di prima qualità essendo deceduti in Iraq ma è bene ricordare che sono civili morti per un “errore” di una bomba americana, che ha sbagliato bersaglio. Era stata inviata all’indirizzo di brutti terroristi antidemocratici e cattivi, ma per errore ha tirato giù un palazzo.
Naturalmente gli americani si sono scusati, d’altronde la classe non è acqua.
Sì, perchè nonostante lo tsunami, il treno, la legge anti fumo, i saldi, la guerra in Iraq non è finita, ed ogni tanto, mentre digitiamo un SMS per donare un euro, sarebbe bene ricordarselo.
Vanno meglio le cose in Asia, l’ho dedotto dai dieci secondi dello speciale Terra, condotto dallo zio Fester su canale 5, che ieri notte sono riuscita a guardare prima di provocare danni irreversibili al mio stomaco. “Sulla via del sesso, qualcuno compra ancora quell’amore finto ... “ Nelle immagini si vedeva un bianco grassone, pelato e sudaticcio che baciava una ragazzina thailandese.
Tutto torna alla normalità, lentamente. Infatti è ricomparsa anche la guerruglia in Sri Lanka, dopo 20 anni e 64.000 morti e nemmeno un euro di assistenza via SMS non ne potevano certo fare a meno. Temo che questo affretterà lo spegnimento delle telecamere ed il ritorno all’oblio.
Ma perchè devo essere sempre così nefasta?
Oggi è la prima giornata anti fumo, oggi è una data storica per tutti i salutisti, sono tutti felici e già me li figuro: indosseranno le loro tutine colorate e andranno a fare jogging per le vie delle città, salutati festosamente dai clackson dei furgoncini e delle auto. Qualcuno più salutista ancora ricorderà il giorno in cui ha smesso di fumare, indosserà il caschetto ovale, i pantaloncini aderenti, inforcherà la bicicletta e via, per le strade in salita dei Castelli Romani, arrancando dietro un autobus della Cotral, vecchio di almeno vent’anni che scatarra gasolio in fumo nero. E i passeggiatori? Al semaforo attendono che scatti il verde per i pedoni e respirano a pieni polmoni. Persino le mamme non dovranno avere più paura di portare i loro bimbi in un bar. Basterà che stiano anch’esse ferme al semaforo, mentre un tubo di scappamento sputazza il fumo nero proprio ad altezza di passeggino.
Perchè in un paese evoluto, è normale vietare di fumare, mentre inquinare è un dovere.
Sirchia? Ma che vada a cagare!
Rita Pani (APOLIDE)

1.08.2005

 

L'importante è che siano morti.

Un guasto alla linea della ADSL mi ha lasciato tre giorni senza Internet ed ho dovuto fruire della sola informazione televisiva.
Oggi riaccedendo alla Rete ho avuto conferma della nostra triste situazione.
Sintetizzo tutto in una frase: “L’importante è che siano morti!” e quando non è così, allora è importante che siano VIP.
Ora i morti del treno si sommano ai morti dello tsunami, le telecamere indugiano verso un corpo coperto di rosa, il bravo cronista sottolinea che sotto le lamiere contorte ci sono mani, braccia, gambre strappate dai corpi dilaniati, la regia potrebbe essere quella di Tarantino. Mi ha colpito l’avanzare grave di un poliziotto verso un operatore di qualche TG “Andate via! Ci sono morti qui!”
Che ingenuità! Se non ci fossero stati morti, non ci sarebbero state nemmeno le telecamere.
“Lunardi tra i binari.” Si sottolinea così l’ intervento del governo.
Il paese dei binari unici che lavora per un ponte sullo stretto di Messina, piccola incongruenza di un paese che fu grande.
Morti e morti, abbiamo bisogno di morti.
Così muore a 16 mesi una bambina di Bari, morta di stenti e percosse, iniziano a contarsi le ecchimosi, in evidenza i piccoli precedenti penali del padre e della madre, prontamente arrestati. Uno scantinato occupato abusivamente. Il degrado sociale.
Ad Annamaria, ormai il tg5, il tgcom, verissimo, la Pivetti, Bruno Vespa danno del tu. Qualche giorno prima di Natale per due giorni di seguito è stata trasmessa a Canale 5 un' intervista in esclusiva ad “Annamaria” che raccontava quale Natale avrebbe passato, parlava dei suoi bimbi, delle sue fortune e delle sue disgrazie. Qualche giorno dopo Natale, su Italia 1 “Annamaria” invocava l’aiuto del piccolo Samuele, per la soluzione del suo caso.
Morale della favola: ci sono figli ammazzati e figli ammazzati. Morire amazzati dalla propria madre in uno scantinato è notevolmente più grave che morire ammazzati dalla madre in un’incantevole villetta di Cogne.
Abbiamo bisogno di morti per sapere di avere la fortuna di essere almeno vivi, e se a morire sono i bambini siamo anche più fortunati di avere i nostri ancora vivi.
E mentre dal fango del maremoto suonano i campanelli d’allarme per i bambini rubati, su RAI 3 è andato in onda (a notte tardissima, ovviamente) un importantissimo documentario nel quale si raccontavano le avventure di piccoli ed anziani imprenditori italiani che finalmente, con la globalizzazione hanno visto avverarsi i loro sogni di eterna giovinezza... “Fidanzarsi con una bambina di quattordici anni è ...fare del bene”. “ Sposare una bambina di 15 anni quando se ne hanno 55? ... “Devi mettere in conto che forse non sia solo amore ma anche interesse ...” E’ normale per un imprenditore di 71 anni andare in Thailandia per avere rapporti sessuali con un bambino di 12? “... E’ l’eterna giovinezza...Non sono pedofilo, sono omosessuale e faccio del bene per questi poveri bambini...”
Non trovo null’altro da dire.
Rita Pani (APOLIDE)

1.05.2005

 

BELLUNO

Un cittadino di Quero denuncia il comportamento del direttoredel Tg4 -
«E' partito con un velivolo Mediaset senza preoccuparsi delledifficoltà dei connazionali»
Fede via dalle Maldive in aereo privato, con polemiche
Belluno NOSTRA REDAZIONE
Con le sue telecronache in diretta ha raccontato all'Italia le prime ore dell'immane disastro che ha devastato le coste asiatiche. Da cronista "di lungo corso" Emilio Fede , dalle Maldive dove si trovava in vacanza, ha dato voce alla sciagura con toni commossi. Insomma, ha aperto il suo cuore al dramma, ma non le porte del suo jet a quanti, all'aeroporto di Malè, non hanno potuto partire nonostante quasi 24 ore di attesa. Eppure, in quella sala, come racconta Antonello Collavo di Quero, che in quel momento sitrovava tra i 280 italiani in attesa di imbarco, c'erano bambini con la febbre, gente ferita, disperazione e stanchezza.
«Di certo non posso dire se su quel jet, che portava il marchio Mediaset - spiega Collavo -, possa esserci stato posto per altre persone,oppure se, senza che noi ce ne accorgessimo, a bordo ci fosse già altra gente. Posso invece dire quel che ho visto, ovvero che il direttore del Tg4, assieme alla moglie, è entrato in sala d'attesa, ci è rimasto per circa un quarto d'ora, quindi, accompagnato dal pilota ha raggiunto l'aereo. Hanno fatto rifornimento e poco dopo sono decollati. Un gesto che ha lasciatol'amaro in bocca a tutti noi che eravamo lì da ore e ore. Non sto qui a riferire i commenti, ma è facile immaginarli. Insomma, bastava guardarsi attorno per capire la situazione». La performance di Fede , insomma, non è piaciuta, nemmeno ai suoi fans. Per una volta il direttore del Tg4 sembra aver dimenticato di usare l'occhio del cronista per essere sulla "notizia". Qualche maligno dice che, probabilmente, mancavano le telecamere. E lo share è di colpo di sceso. La sua versione? Impossibile parlargli, troppo impegnato con il tg della sera. A tenere banco nei titoli è ancora il maremoto e quelle popolazioni ora bisognose di tutto. Bisogna esserci. Anche per dare una mano ai nostri connazionali.
Parole di Fede .
dal Gazzettino del 31/12/2004

 

Il cavalletto può attendere

Un fuoco fatuo.
“Chiedo venia maestà, imploro e supplico il perdono”.
“Ego te absolvo! Ite...”

Così finisce l’ultimo atto di una commediola infame, che tanto aveva fatto sperare l’ultimo cittadino di questo nostro povero paese, come tutte le cose italiane, uno tsunami in un bicchier d’acqua.
Bisognerebbe sapere di più sul compagno Del Bosco, è uno come detto da emilio fede che “addirittura ha partecipato al G8” o è uno che non è stato preso al GF5?
Opterei per la seconda ipotesi, che verrà confermata solo dalle prossime apparizioni TV, del lanciatore di treppeide, a Porta a Porta, L’antipatico, Costanzo show, Buona Domenica, Domenica In, Sereno Variabile, Geo & Geo, Meteo 1, 2 e 3.
Che ne sarà delle parole scritte e dette? Le mille deprecazioni? Le telefonate di solidarietà al regista berlusconi? Passeranno a ridestare la nostra memoria, apezzettate in blob o nei motori di ricerca su Internet, già oggi basta digitare su Google “Buffone” per rileggere la storia, da domani stessa sorte avrà il “cavalletto”.
L’odio che spinse il braccio del lanciatore, diverrà amore per la bontà divina del bisunto... E vissero tutti felici e contenti.

Così oggi mi ritrovo a fare la critica di questo spettacolo e mi trovo costretta a dichiararlo ignobile; ho persino provato nausea a leggere le dichiarazioni dei protagonisti alla fine dello show. Il lanciatore pentito e la sua mamma, della vittima treppiedata e dei suoi compagni di merende.
Il primo si scusa e annuncia il suo prossimo pellegrinaggio a Palazzo Chigi, la mamma racconta l’apertura del suo cuore verso “un padre di famiglia”, il nanoleso rassicurante “non farò alcuna querela”.

Chi chiederà scusa a Mario Luzi? E a Rosi Bindi? E ai Giudici ?
Chi chiederà scusa a tutti quelli come me che non chiederanno mai scusa per continuare ancora a pensare e dire NO a questo Stato di cose.
Chi chiederà scusa a tutti quelli che per essere dichiaratamente contro questo Governo quotidianamanete sono accusati, minimo, di essere filo-terroristi?
Nessuno.
Ma noi usiamo un’arma più pesante dei cavalletti. Noi usiamo le parole. Io ne uso tante e sono fortunata, Piero Ricca ne ha usata una sola e non è stato ancora perdonato...
Ma io, non sento di aver fatto nulla per cui debba essere perdonata, e allora... Avanti! All’urlo di “Buffoni!”
Rita Pani (APOLIDE)

1.03.2005

 

Eppi niù iar!

Grandi novità si stanno palesando con il nuovo anno. Già a pochi giorni dal termine del 2004, Giuliano Ferrara è scivolato sul bordo della piscina di un albergo di Sumatra, provocando una perniciosa catastrofe che si è abbattuta con inusitata violenza sulle popolazioni del sud-est asiatico, mietendo decine di migliaia di vittime. In queste ore stanno montando con veemenza le polemiche: le popolazioni additano i governi, rei di non aver dato l'allarme o di averlo lanciato troppo tardi. Inoltre, a tragedia avvenuta, c’è chi lamenta colpevoli ritardi nei soccorsi. Senza tralasciare che, a tutt'oggi, i turisti appena giunti, accusano che anche farsi servire una bibita fresca sulla spiaggia richiede un'attesa non indifferente, anche senza ordinare noccioline.Per fortuna, il resto del mondo non è rimasto a guardare: tanti i volontari dall'Italia che stanno lavorando alacremente per soccorrere le popolazioni colpite dal maremoto. Particolare menzione merita un gruppo di ecologisti appartenenti alla Lega che si sta adoperando con abnegazione nel cercare di far riprendere il largo agli innumerevoli corpi spiaggiati. Secondo stime dell’ONU, ci vorrà almeno una decina di anni per rimuovere il corpo di Ferrara e cercare così di ripristinare l’ambiente naturale.Impressionanti le cifre donate in un sincero slancio di solidarietà. Il che ha permesso di sentirsi in pace con la coscienza e, dopo il canonico minuto di silenzio, festeggiare il capodanno in tono minore sparando botti e cazzate come al solito, ma in diesis.Proprio l'ultimo giorno dell'anno, il presidente del Consiglio è rimasto vittima di un singolare incidente nel corso di un bagno di folla in quel di piazza Navona: un giovane atleta si stava esibendo nella neo disciplina olimpica del lancio del treppiede quando ha perso il controllo dell'attrezzo che è andato ad impattare sulla testa del premier. Il presidente se l'è cavata con un lieve ematoma curato con un cerotto. Il cavalletto, invece, è risultato irrimediabilmente danneggiato. Unanime la condanna del gesto, espressa dai rappresentanti di tutti gli schieramenti politici che però, per una volta, si sono ben guardati dal mettersi in posa per una fotografia. A proposito del cerotto, il poeta Luzi, nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica, ha paragonato Berlusconi al duce. Questa sua esternazione, gli ha attirato le critiche feroci degli esponenti della maggioranza secondo i quali, egli, non ha i numeri per poter essere senatore a vita. Infatti, Luzi, non risulta essere mai stato condannato per mafia e neanche mai stato neppure inquisito per corruzione o anche solo per semplice falsa testimonianza. E' legittimo domandarsi a che titolo, dunque, egli rivesta tale carica. Sempre per quel che concerne il cerotto per il presidente del Consiglio, un noto stilista ne ha proposto uno di forma circolare, ad anelli concentrici di colore alternato giallo e nero, con numeri crescenti verso il centro, rigorosamente rosso. Intanto, il leader della Margherita, Rutelli, ha scritto una lettera aperta al quotidiano "la Repubblica" nella quale propone agli alleati di coalizione di lavorare ad un programma, elencandone i punti principali, con il quale presentarsi alle consultazioni elettorali. L'incredibile originalità dell'idea ha suscitato tiepide manifestazioni di consenso. Forse, molti ritengono che non è il caso, in questo momento, di disorientare l'elettorato di centrosinistra con una proposta tanto ardita quanto innovativa.
dirtyboots

 

C'erano anche le Chagos

Il problema è che siamo addomesticati da addomesticare, e se non ci svegliamo presto, sarà difficile riappropriarci della nostra dimensione umana. Scusate ma sono particolarmente incazzata oggi, ho appena finito di leggere un resoconto entusiasta sulla mirabile opera di costanzo che, pare abbiamesso all'asta i manichini, suoi ospiti della trasmissione domenicale, un ballo a pagamento, guadagnando 2.000 Euro da devolvere alle popolazioni maremotate.
Quali popolazioni?
Quelle visibili, quelle messe in mostra dalla tragedia occorsa all'ignaro turista. Sono giorni che non finiscono mai, i morti vengono mostrati a fare da corollario alle immagini di distruzione, un martellamento continuo, fino ad oggi che, ad otto giorni dalla tragedia, si è dato il via ai riepiloghi per immagini, e i morti erano sempre più morti, i vivi sempre un po' meno vivi.Ti svegli al mattino col morto e vai a letto col morto, sottoimpresso dal numero unico dell' SMS. Qualche cronista prova a raccontarti che gli aiuti non arrivano, che la situazione è drammatica, che ad una settimana dal sisma, ci sono luoghi ancora non visitati. Persino Fulco Pratesi stasera allo speciale TG1 per parlare dell'ambiente, delle cause dello tsunami, delle barriere coralline. E' stato incoraggiante Pratesi. La natura cura le sue cicatrici piuttosto in fretta, ci metterà meno dei dieci anni stabiliti dall' ONU a riprendersi. Isole e atolli spazzati via insieme agli ombrelloni, ai turisti, alle moto d'acqua.
E le Isole Caghos che fine hanno fatto?
Negli anni settanta le popolazioni di quelle piccole isole vennero deportate sotto l'egida della Gran Bretagna per fare spazio ad una delle più vaste basi militari statunitensi. A distanza di trent'anni vinsero la lunga battaglia, l' Inghilterra dovette per forza studiare un rimpatrio della popolazione, ma poi ci fu l'11 Settembre e se anche prima gli USA non videro di buon occhio la creazione di uno stato indipendente, dopo....
Ora che fine hanno fatto quelle basi? E che fine hanno fatto gli armamenti? Perchè le isole di Chagos sono sparite persino dalle carte geografiche, dai filmati in Internet che riproducono fedelmente l'evolversi dell'onda?
Rita Pani (APOLIDE)

1.01.2005

 

ROBERTO LIBERO!

Notizia Ansa: "Un giovane turista di Mantova, Roberto Dal Bosco di 28 anni, in Piazza Navona ha lanciato in direzione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che passeggiava nella piazza, il treppiede della macchina fotografica. Il 28enne, che fa il muratore e stava trascorrendo a Roma una vacanza, é stato prontamente bloccato dalla scorta del presidente e consegnato alle forze dell'ordine. Berlusconi ha subito una leggera contusione tra l'orecchio destro ed il collo che gli ha provocato un piccolo ematoma. Il premier è rientrato a Palazzo Grazioli dove è stato visitato, a scopo precauzionale, dal medico di Palazzo Chigi."
Mentre i capi politici ipocritamente trepidavano e portavano pseudo messaggi fintamente solidali al 'collo-ferito', il non inquadrato popolo degli internauti esultava e si sbracava all'unica buona notizia di questo sciagurato anno, al grido unanime: "E' stato disinfettato il treppiede?", e cataloghi di treppiedi di varie misure e dimensioni passavano di video in video, al peana di battaglia: "Roberto, sei tutti noi!" Gente che non aveva fatto una foto nemmeno per la comunione del figlio primogenito o il giorno in cui ebbe un lavoro a tempo indeterminato, giura che comprerà il due gennaio una macchinetta giapponese di carta da 5 euro con un treppiede monumentale da 47 chili in ghisa, piombo e catene chiodate. Nelle sedi delle superstiti cellule comuniste, la foto di D'Alema è stata vigorosamente sostituita da poster con cavalletti giganti. Occhio d'ora in poi nelle istituzionali piazze romane a finte monache barbute coi polsi da metalmeccanico, finte irachene in burka con scarpe n° 47, solide statue di giapponesine dorate alte due metri con occhi da precariato, forestali della Basilicata travestiti da alberi di Natale e finti punkabestia statali con 4 cani pastori, tutti dotato di treppiedi giganti, pure i cani.
V. scrive: "Roberto! Sei tutti noi! Ci dispiace soltanto che invece di fare fotografie non stavi trivellando la piazza. ..siamo preoccupati per il lifting, se hai beccato proprio il punto di sutura, al prossimo discorso gli casca la faccia."
E Gigi prontissimo: "...propongo l'immediata fondazione dei Gruppi di Azione Fotografica "Roberto Del Bosco" (GAF-RDB). E' già pronto l'inno (note dell'internazionale):
Su, lottiam! i treppiedidritti in testa lanciame i premier mafiosi mai piu' ci opprimeran...Su, colpiamoli in fronte e facciamogli mal:la preterintenzionale nuova plastica faccial" Anche dai lidi europei arrivò a noi un grido:
"up their butt".
Sticking cooking tongs up your butt does not make you a chef (?)
Come la cometa ad annunciare una nuova era, questo post apparve nella notte sul newswire di Indymedia: L'intoccabile è stato toccato. " Questa" è la notizia, la buona novella. Roberto Del Bosco dà voce al sentimento profondo del Paese e al desiderio represso dell'Italiano medio. E' l'atto liberatore. Il sasso di Balilla. Il Re è nudo e un fantino il Cavaliere! Qui inizia il declino di Berlusconi e il crollo del suo regime. Il gesto infrange l'incantesimo malefico, qualifica pubblicamente il premier di odioso malfattore qual'è e mostra le Istituzioni solidali, omertose e conniventi, nemiche del Popolo. Il treppiedi gettato nella palude del servilismo e della sudditanza nazionale avvia uno tsunami politico che non lascerà niente come prima. Cadranno tutti a catena come birilli, come piroli. Lui coi suoi cortigiani e anche gli altri corrotti e venduti. Per primo D'Alema, fino a Bertinotti. L'autore del gesto genuino è un bravo ragazzo, un muratore, tranquillo, dei DS, figurarsi! la quintessenza della legalità. Mica un commando anarcoinsurrezionalista. Devastante! Ha agito da solo. Preda di un raptus irresistibile. Decodifica messaggio.. - Quello li' ha una faccia da schiaffi, te li strappa dalle mani quel buffone, con quei sorrisi da fetente! Qualsiasi risposta è perdente. Con la linea dura il regime armerebbe interi arsenali di treppiedi. Con quella morbida sotto il lifting mostrerebbe lo sfregio e le crepe. Le solenni esternazioni di esecrazione e solidarietà del fatto faranno icona e leggenda e ne recheranno notizia nelle più remote contrade. L'evento è figlio di quel che prova il Paese! Rabbia, disgusto, esasperazione, furore. Il boss adulato dai servi agli uomini liberi ispira rancore! Il 2005 non poteva iniziare in modo più aulico! Quello che solo... un anno fa non solo non si poteva dire, ma nemmeno pensare, oggi è all'ordine del giorno. Quello che sta scritto in tanti cuori e sul muricciolo sotto casa riempie le pagine dei giornali e dei media nazionali. Era ora! - Vaffanculo Berlusconi ! Ci hai rotto i coglioni! - ROBERTO LIBERO !!!
Mario
... Al quale mi associo in toto ... R.

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