11.03.2005

 

Un kamikaze allo stadio.

Volevo vederci chiaro sulle affermazioni del minacciato di Arcore, così le ho lette su tutte i giornali, ma il virgolettato è sempre lo stesso, a me incomprensibile:
"Io sono oggetto di una minaccia diretta. Un kamikaze allo stadio contro di me". Lo dice Silvio Berlusconi in un colloquio con il quotidiano Libero. "Ma non è questione di me - continua il premier - Qui c'è di mezzo l'Italia. Come fate a non avere questa avvertenza? (chiede alla stampa in senso lato, ndr) Siamo esposti ad attacchi micidiali del terrorismo. Espongo sempre la verità per togliere pretesti propagandistici a chi vuole organizzare stragi"
Non capisco se una volta tanto, rinnegando il suo amico gorge doppiovu, abbia voluto salvare l’Italia o se stesso, ma conoscendo il tipo, opterei per la seconda … che ho detto!
Il fatto è che appare ridicolo in ogni suo sgraziato movimento, ogni qualvolta si accinge a dimenarsi facendosi inghiottire dal vortice delle sue dichiarazioni e successive rettifiche o smentite.
Ma c’è di peggio oggi in Italia. Ci sarà la fiaccolata contro l’Iran e a favore di Israele, una fiaccolata bipartisan che probabilmente concorrerà a tenermi lontana dalle urne, se e quando in Italia si andrà a votare a meno ché non ci sia qualche partito di sinistra che si sganci totalmente dalla farsa dell’Unione.
Premetto che ieri a Jenin, i soldati israeliani hanno sparato in testa, uccidendolo, ad un bambino di 13 anni che tirava pietre. Che la sinistra possa manifestare per solidarizzare con uno stato di questo tipo è quanto di peggio ci si possa aspettare da persone che hanno fatto della pace e della civiltà la propria bandiera.
Mi spiace, ma non mi mischio con chi per opportunità e falsità storica ed intellettuale si mischia ad una banda di guerrafondai che se potessero, davanti all’ambasciata dell’IRAN ci andrebbero col napalm. Non mi mischio perché se è aberrante per uno stato chiedere la cancellazione di un altro, è allo stesso tempo aberrante quello che Israele compie quotidianamente verso lo stato fantasma Palestinese.
Se esistesse ancora la volontà politica di riassestare quelle porzioni di mondo in perenne conflitto, si agirebbe ridando autorità e prestigio all’ONU, per esempio e non andando ad agitare animi con le fiaccole in mano, considerando che gli animi sono già abbastanza agitati.
Non solo non mi mischio con questa sinistra per caso, capace di scendere in piazza con l’avversario politico per solidarizzare con uno stato come Israele, ma mi domando anche con che faccia questi potranno ripresentarsi pacifisti alla prossima manifestazione per la pace. E che accadrà a Fassino quando inevitabilmente verrà cacciato dal corteo? Successe già una volta, e noi che siamo di sinistra per davvero, difficilmente dimentichiamo.
Il 4 Novembre a Locri ci sarà una grande manifestazione “Siamo tutti calabresi”; un’occasione per rivendicare l’impegno per una società civile dopo l’omicidio Fortugno, compiuto dalla mafia. Attendo di vedere quanti bipartisan accorreranno, quante di queste figure ferrariane votate alla democrazia faranno sentire le loro voci.
Rita Pani (APOLIDE)

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