10.05.2005

 

Il mondo è bello

Il nervosetto da Arcore ora minaccia: o passa la riforma della legge elettorale o si va a votare. Balle, ovviamente! Mentre attendiamo la smentita o il fraintendimento, assistiamo alla discussione sulle priorità di governo: prima la devolution, poi la legge elettorale e solo dopo la salvapreviti. C’è voluta addirittura una riunione del consiglio dei ministri per stabilire questo iter di lavoro. Sì perché se non si accetta la devolution è la lega a lasciare il governo, ma se non passa la legge elettorale sarà forza italia a dire basta; però, nel caso dovesse passare la salvapreviti o la devolution, allora sarà cura dell’UDC far saltare tutto il castello.
Poco importa che i conti dello Stato somiglino ogni giorno di più al mio portafoglio, ci sono altre priorità da tenere sotto controllo.
La Finanziaria delle tre S (Siamo Stati Sodomizzati) è stata archiviata ed è già sparita dai titoli dei telegiornali.
Per fortuna che ci sono i sondaggisti, cosa farei io senza di loro? Vivrei nell’ignoranza più assoluta. Per esempio non avrei mai saputo che il vero sogno degli italiani è la chirurgia estetica. Quasi la metà degli italiani è favorevole, ma soltanto l’8% troverebbe il coraggio di farsi riempire le guance con grasso estratto dal culo, o farsi rimodellare le labbra con un po’ di cellulite prelevata dalla stessa parte che eccede.
L’italiano è favorevole perché, a detta del sondaggio, ritoccarsi aiuta molto soprattutto per la carriera. In effetti, come non essere d’accordo? Provate a pensare alla vostra collega, quella strega che sta dietro lo sportello delle poste e non ha voglia di fare un accidente, se avesse due tette quinta o sesta difficilmente verrebbe voglia di spaccarle la faccia per il suo arrogante disinteresse.
E che dire del lavoratore somministrato? Non farebbe un bel salto di qualità se avesse un po’ meno rughe ed un po’ di mento in più? L’operaio FIAT, uno dei pochi superstiti, non avrebbe molte più occasioni di carriera se solo facesse una liposuzione ed un ritocco al naso?
E’ strabiliante pensare che il sogno dell’Italiano sia la chirurgia estetica, soprattutto per me, erroneamente convinta che fosse un sogno trovare un chirurgo o un cardiologo e basta.
Dovrò abituarmi all’idea dell’evoluzione dell’uomo, probabilmente dovrò convertirmi a questo nuovo sistema di vita, abbandonando il mio obsoleto pensiero.
Mi sento in colpa per non capire quanto sia bello il mondo e soprattutto sto male quando capisco di non poter vivere alla grande così come dovrei, sempre così pronta ad indignarmi per qualunque cosa. Devo smetterla di associare il termine lavoratore all’operaio, in un’ottica miseramente demagogica. La gente che lavora per noi, per fortuna è ancora tanta: lavorano e si sacrificano nel mondo dello spettacolo, che è un mondo pieno di insidie che può portare anche alla distruzione di sé, e Calissano ne è appunto un martire. Pensate a Silvy Lubamba, poveretta. Non solo ha dovuto sacrificasri facendo ballonzolare per tre quarti d’ora le sue tette (rifatte) davanti ad una telecamera, ma ha anche dovuto mangiare un occhio di bue crudo. Ieri ho visto qualche minuto della Talpa ed ho pensato di scrivere una lettera a Ciampi, perché dia a questi poveretti una menzione d’onore, un cavalierato al lavoro. Stanno in Kenia e lo fanno per noi, e soffrono la fame; hanno pochissima carne, e hanno dovuto razionare gli hamburger. E’ orribile sapere che la produzione del programma ha smontato la doccia dal bagno per posizionarla in giardino. Per me è commovente vedere come lavorano, pensate che nel giardino della villetta che li ospita, in Kenia, hanno persino un lavabo col rubinetto e l’acqua corrente dove devono lavare i panni a mano. Nemmeno una misera lavatrice, magari senza centrifuga. Vedere queste poverette in bikini che stendono i panni, con le loro mani, senza nemmeno un filippino, mi ha straziato il cuore. Se poi aggiungiamo la pena che possono provare, sapendo che dietro alla collina magari c’è un villaggio dove i bambini di fame ci muoiono davvero…
Rita Pani (APOLIDE)

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